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ALAGNA Vecchia funivia Punta Indren

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  • PhaseSeeker
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    Leggevo prima su Internet che quest'estate c'è in programma una mostra su tutti i vecchi impianti di quelle zone (Varallo, Mera e Alagna) fra cui anche la funivia di Punta Indren, questo è quello che han pubblicato su FB al riguardo: https://www.facebook.com/photo/?fbid=800614818775730

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  • Michelangelo421A BCF
    replied
    Video interessantissimo grazie per averlo segnalato !
    Che impianto spettacolare..

    Colgo l'occasione per segnalare un ulteriore video dedicato agli impianti di Alagna:

    https://youtu.be/YIJT05VAveI​​

    La prima parte illustra ciò che resta dell'ovovia Alagna - Belvedere; dal minuto 15 si passa all'esplorazione della vecchia funivia per Punta Indren.
    Buona visione.

    Ciao,
    Michelangelo



    Last edited by Michelangelo421A BCF; 12-03-2024, 13:09.

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  • Michele L
    replied
    Nel secondo video si sente il "macello" dei motori usati per generare energia elettrica. Che spettacolo!

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  • Ceretti&Tanfani
    replied
    Alcuni video trovati in rete:









    Cliccare nell'angolo in basso a destra

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  • Michele L
    replied
    Già! La teleferica è rimasta poi al suo posto per decenni. Vengono i brividi se pensiamo agli standard di sicurezza sul lavoro di quei tempi

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  • Ami
    replied
    Bellissime

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  • Michele L
    replied
    Alcune foto eccezionali, trovate in rete su Facebook, scattate durante i lavori di costruzione delle due funivie:





    Il sostegno intermedio del secondo tronco in costruzione:

















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  • gabri
    replied
    peccato essere sul versante sud delle alpi dove i ghiacciai stanno morendo tutti, altrimenti ci sarebbe stato un bell'alpinarium con fiori di alta quota e magari un museo nel ghiaccio

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  • cervatto
    replied
    Io penso che visto l'enorme quantità di persone che sta andando sul rosa negli ultimi anni sia assolutamente necessario convertire la vecchia struttura di indren in un ulteriore rifugio e punto di soccorso in quota o qualcosa di simile. Magari anche facendo un accordo con privati. La Capanna Gnigetti fa soldi a palate e tutti gli altri rifugi in quota producono utili..

    In ogni caso esiste un pdf online con un piano di recupero del pilone centrale per fini naturalistici e la costruzione di un bivacco e per il recupero della stazione di monte in attesa di definire cosa farne, dato che a quanto mi risulta esitono ancora antenne telefoniche funzionanti.

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  • gabri
    replied
    tienici aggiornati, mi pare un'ottima idea anche se la vedo dura da realizzare

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  • Michelangelo421A BCF
    replied
    Ciao.

    Ahimè nessuna risposta, ma ammetto di non essere stato molto insistente; mi riprometto di farlo prossimamente con più incisività, coinvolgendo magari anche la stampa locale e chissà che non ne venga fuori qualcosa di buono..

    Un lifting alla stazione di monte per adibirla magari a rifugio/bivacco/osservatorio (vista la terrazza panoramica), con un'ala museo/raccolta fotografica della storia dell'impianto (con messa in sicurezza della cabina e del piano di imbarco come ciliegina sulla torta del piccolo museo in quota), oltre che non avere più un ambiente fatiscente come quello che vediamo oggi, per me valorizzerebbe il territorio e la comunità di Alagna, oltre a dare soprattutto un senso alla presenza della stazione, visto e considerata l'impossibilità di demolirla nel breve..

    Vi terrò aggiornati.

    Ciao,
    Michelangelo

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  • Ieremi
    replied
    Originally posted by Michelangelo421A BCF View Post
    Lo credo anche io; magari organizzando dei gruppi in giornate specifiche con guida locale per portare seguire i volontari in sicurezza.




    Potrei proporre l’idea alle autorità locali..


    Il 12 agosto 23 ha scritto questo, chissà se la proposto a qualcuno

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  • Ami
    replied
    Ma il nuovo impianto mi sa che é di una società diversa... in una regione diversa....

    questione di lana caprina direte, ma ho appena letto di una tizia che guadagna milioni e paga l'1,5% di tasse, il cui marito guadagna milioni ma si dichiara nullatenente...

    Alla fine si fa meno fatica a lasciarlo lì dove a parte noi flippati di fatto non se lo fila nessuno, coprendosi con la foglia di fico che due valli più in là é pieno di relitti.

    É anche vero che oltre al costo l'impatto ambientale di portar giù con l'eli tutto quel cemento potrebbe essere peggio che lasciarlo li

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  • gabri
    replied
    bisogna effettivamente distinguere quello che è storico con quello che è vecchio e peggio ancora fatiscente. Come l'hanno costruito 60 e passa anni fa potrebbero benissimo toglierlo ora, non possono esserci scuse tecniche oltretutto visto che il ghiacciaio non esiste nemmeno più. Io rimango dell'idea che ci vorrebbe una legge che prima di farti costruire un nuovo impianto hai l'obbligo di smantellare e ripulire tutto quello che rimane delle roba vecchia

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  • Zio
    replied
    Originally posted by pienont View Post
    Scusate l'ignoranza, ma prima di togliere le funi non sarebbe stato utile trasportare a valle il trasportabile? Anche perchè ora, a pare l'elitrasporto non ci sono altre soluzioni credo, con costi economici ed ambientali massicci. Ovviamente cabina a monte compresa!!!
    Sarebbe certo stata la cosa più economica e furba... ma evidentemente sempre meno economica che lasciare li

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  • alexxx
    replied
    Non è che magari stanno mantenendo le volumetrie del vecchio impianto per poter poi ricostruirci qualcosa nel futuro che verrà?

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  • pienont
    replied
    Scusate l'ignoranza, ma prima di togliere le funi non sarebbe stato utile trasportare a valle il trasportabile? Anche perchè ora, a pare l'elitrasporto non ci sono altre soluzioni credo, con costi economici ed ambientali massicci. Ovviamente cabina a monte compresa!!!

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  • Ami
    replied
    Però sono anche bravi ad inserire il nuovo nel vecchio, vedi funivia del Gemmi a Leukerbad dove hanno rifatto la linea con cabine più grandi e per starci nella stazione hanno una banchina mobile, hanno allargato l'intervia dell'unico pilone per permettere l'incrocio - invece di abbandonare e costruire da parte

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  • Paolo
    replied
    Originally posted by Ami View Post
    In Svizzera la userebbero ancora
    Anche in Svizzera la roba vecchia sta sparendo, vedasi Titlis, Pilatus (anche ferrovia tutta rinnovata), Schilthorn, Stanserhorn, Rigi e tante altre. Tengono quello che attira turisti come storico, il vecchio lo cambiano

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  • Haddock
    replied
    Ma io capisco che demolire una stazione massiccia come quella di monte nelle condizioni di punta Indren (3200 metri, no strade di accesso) sia un'impresa colossale, e posso anche capire che la cosa non sia stata presa in considerazione 60 anni fa. Mi sembra però veramente assurdo che non si tenti almeno di mitigare il danno rimuovendo il rimuovibile e procedendo come da progetto di riqualifica (chiusura facciata a valle). Anche solo per ragioni di sicurezza....

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  • Zio
    replied
    Originally posted by Ami View Post
    In Svizzera la userebbero ancora
    Possibile, però dovremmo prendere esempio dalla Svizzera per le cose che fanno meglio, non per quelle che fanno peggio

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  • Ami
    replied
    In Svizzera la userebbero ancora

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  • gabri
    replied
    in Svizzera non credo funzioni così... Il pilone di cemento in quel contesto è un pugno in un occhio!

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  • Zio
    replied
    Originally posted by Haddock View Post
    Ok, grazie. Quindi la stazione di monte rimane nel degrado più totale e con la cabina pronta a finire, prima o poi, a valle... Pazzesco.
    Lasciare il tutto abbandonato costa meno che ripulire tutto.
    Un vero peccato che sia stato permesso di costruire il nuovo impiato senza imporre lo smantellamento del vecchio.

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  • Ceretti&Tanfani
    replied
    Certo, ma io la toglierei da li perché può cadere e rompersi!!!

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  • Haddock
    replied
    Ok, grazie. Quindi la stazione di monte rimane nel degrado più totale e con la cabina pronta a finire, prima o poi, a valle... Pazzesco.

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  • Ceretti&Tanfani
    replied
    Sono state tolte le parti metalliche al pilone 2 e smantellati i piloni 1 e 3.
    https://www.google.it/maps/place/Vec...l=it&entry=ttu

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  • Haddock
    replied
    Originally posted by Ami View Post
    La numero 6 confermo che ieri 16 luglio 2023 era ancora al suo posto a Punta Indren



    Ma quindi degli interventi descritti nel progetto di sistemazione di qualche anno fa non è stato fatto proprio nulla?

    https://uploads.tapatalk-cdn.com/fil...sse-Indren.pdf

    Il palo intermedio è ancora lì nelle stesse condizioni di quando sono state tolte le funi? Frequentando (ormai di rado) solo d'inverno è difficile avere un'idea della situazione...

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  • Danrab
    replied
    Punta Indren è punto di partenza per diversi itinerari su ghiacciaio ed alcune salite di alpinismo con difficoltà classiche, come la Cresta del Soldato alla Giordani (da indren attraversare il vallone della balma), o la Cresta est della piramide Vincent. In primavera da Punta indren partono itinerari di scialpinismo; il sentiero 6c ( dello Stolemberg) è il più diretto dal passo dei salati. Se si parte da Gressoney si può salire verso il rifugio Mantova e poi deviare verso indren, magari abbinando l'Alta Luce che è una panoramica punta e magari salendo il Vallone della Salza che da Gressoney permette una salita in bel ambiente; Da Alagna si può salire a Indren dal vallone della balma partendo da Alagna paese (in pratica sul percorso della Monterosa Skyramarathon) o dall'Acqua Bianca. attraversando il rifugio pastore. In questo caso si passa vicino ai ruderi della vecchia cestovia della Balma

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  • Ami
    replied
    Il sentiero esiste, esiste da sempre, é sempre stato un sentiero per escursionisti esperti e non potrebbe essere altrimenti date quota, orografia, terreno.
    Anzi negli ultimi anni il tracciato é stato modificato evitando un passaggio esposto.
    Meglio di così sarebbe difficile fare e non avrebbe senso, visto che da lì in su diventa alpinistico e non é meta per famigliole.
    É abbastanza trafficato nonostante la funivia, sostanzialmente per accesso ai rifugi, perché come tante volte é stato detto a Punta Indren oggi non c'è NULLA di interessante da un punto di vista escursionistico/alpinistico.
    Metto le mani avanti perché non ci conosciamo

    mi risulta ci sia un accesso ai rifigi Mantova e Gnifetti anche più a Ovest, da lago Gabiet via Orestes Hütte che non ho mai percorso e non conosco, ma non passa da Punta Indren

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  • Ieremi
    replied
    Ami io non conosco la zona,ma è facilmente fattibile, dicendo che è EE, ed è segnalato? Ma è l unico sentiero che porta al ghiacciaio? Lungo la traccia della piata che scende al lago non c e sentiero?
    lo so che c e la funivia, ma anche non lasciare un bel sentiero che salga fin lassù e segno che interessa poco la zona.

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  • Ami
    replied
    Originally posted by Ieremi View Post
    https://www.sentierigressoney.it/sen...cciaio-indren/

    Ho trovato questo link con i sentieri per raggiungere,partendo dai salati,prima indren arrivo vecchia funivia,poi arrivo nuova funivia. Chi conosce la zona,sono attendibili e fattibili?
    partendo da gressoney è la soluzione migliore?
    É lui.
    il tuo link lo descrive EEA (escursionisti esperti attrezzati).
    Io direi EE (escursionisti esperti)
    Un sentiero un po' da capre con un paio di corde fisse ma attrezzatura non ne serve.
    dando per scontato che uno sa cosa si intende per EE e che si arriva a 3200m

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  • Michelangelo421A BCF
    replied
    Originally posted by iw1bal View Post
    Michelangelo,il problema principale sono le risorse al di la dei buoni propositi dei volontari.
    Certamente, purtroppo è vero.
    Le risorse per smantellare tutto saranno sicuramente elevate, maggiori probabilmente di una messa in sicurezza/restauro conservativo; lasciare tutto così com’è rischia di rendere l’area sempre più pericolante e pericolosa.. Servirà dunque intervenire; perché non con una prospettiva di valorizzazione storica del territorio ?

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  • Paolo
    replied
    Se ne discute da 460 post, se non è stato fatto fino ad ora e la situazione peggiora costantemente, credo non ci sia nessun interesse a farlo.

    Leave a comment:


  • iw1bal
    replied
    Michelangelo,il problema principale sono le risorse al di la dei buoni propositi dei volontari.

    Leave a comment:


  • Ieremi
    replied
    https://www.sentierigressoney.it/sen...cciaio-indren/

    Ho trovato questo link con i sentieri per raggiungere,partendo dai salati,prima indren arrivo vecchia funivia,poi arrivo nuova funivia. Chi conosce la zona,sono attendibili e fattibili?
    partendo da gressoney è la soluzione migliore?

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  • Michelangelo421A BCF
    replied
    Lo credo anche io; magari organizzando dei gruppi in giornate specifiche con guida locale per portare seguire i volontari in sicurezza.


    Originally posted by FE View Post
    Sarebbe la soluzione migliore e credo anche utile ai tanti escursionisti e alpinisti.
    Potrei proporre l’idea alle autorità locali..



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  • gabri
    replied
    io credo che se pubblicizzassero un aiuto per ripulire e mettere in sicurezza ci sarebbero tanti volontari/appassionati che aderirebbero

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  • FE
    replied
    Sarebbe la soluzione migliore e credo anche utile ai tanti escursionisti e alpinisti.

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  • Michelangelo421A BCF
    replied
    Originally posted by Ami View Post
    Michele L é una domanda delicata...
    Io ho scattato la foto dall'esterno attraverso un buco nel rivestimento di onduline.
    In teoria la porta é chiusa, in pratica so che varie persone ci entrano da vari accessi più o meno atletici, qualcuno ci bivacca anche dentro.
    Ci sono evidenti tracce anche di soggiorno di stambecchi (che secondo me entrano dalle fosse).
    Di fatto la stazione ogni volta che passo mostra sempre più i segni del tempo e degli umani.
    Il garage dei gatti da parte all'entrata per esempio é crollato.
    Diciamo che la stazione sta evidentemente passando da essere un rudere a essere un immondezzaio.
    So che è stato detto e ridetto da molti di noi che preservare la stazione come memoria storica di un epoca di realizzazioni pionieristiche di impianti funiviari avrebbe interessato solo pochi appassionati, ma piuttosto che lasciarla diventare un rudere o addirittura, un immondezzaio..
    La soluzione ottimale resta sempre lo smantellamento totale, ma visto che non avverrà nell'immediato futuro (credo che siamo trascorsi oramai 15 anni e più dall'ultima corsa per Punta Indren), perchè non pensare ad un restauro conservativo, dunque messa in sicurezza della struttura, pulizia dei locali, magari abbelliti anche con qualche foto d'epoca oltre che dalla presenza della stessa cabina (naturalmente riportata al suo originario splendore)?
    Una parte degli spazi potrebbero essere adibiti a punto d'appoggio e luogo di riparo per gli escursionisti; dunque un bivacco riconosciuto e allo stesso tempo, un piccolo museo della montagna in quota, una sorta di centro di valorizzazione e punto di riferimento per conoscere e scoprire l'Alta Val Sesia e le sua storia di boom sciistico del secolo scorso.
    Cosa ne pensate?
    Ciao,
    Michelangelo

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  • Ami
    replied
    Originally posted by krisu View Post

    Suppongo hanno usato tecnologie con materiali tipo Fe2O3xH2O, come questo esempio specifico.
    Potrebbero anche semplicemente aver lasciato chiudere il freno sulla scarpa?
    ammetto che non si vedeva/capiva.
    Comunque immagino che nel caso la tecnologia all'ossido idrato di ferro sia la stessa da te citata

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  • Ami
    replied
    Michele L é una domanda delicata...
    Io ho scattato la foto dall'esterno attraverso un buco nel rivestimento di onduline.
    In teoria la porta é chiusa, in pratica so che varie persone ci entrano da vari accessi più o meno atletici, qualcuno ci bivacca anche dentro.
    Ci sono evidenti tracce anche di soggiorno di stambecchi (che secondo me entrano dalle fosse).
    Di fatto la stazione ogni volta che passo mostra sempre più i segni del tempo e degli umani.
    Il garage dei gatti da parte all'entrata per esempio é crollato.
    Diciamo che la stazione sta evidentemente passando da essere un rudere a essere un immondezzaio.

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  • krisu
    replied
    Originally posted by Michelangelo421A BCF View Post
    Vista l'assenza delle funi, sapete come è stata ancorata alla stazione?
    E' stata imbullonata ad una sovrastruttura della stazione, tramite la sospensione stessa?
    Suppongo hanno usato tecnologie con materiali tipo Fe2O3xH2O, come questo esempio specifico.

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  • Michele L
    replied
    Ami la stazione a monte è accessibile anche all'interno? Mi ha sempre affascinato questo impianto. Come ha detto Michelangelo, sembra tutto pronto per partire. Il fatto che abbiano lasciato la cabina lassù è ridicolo da un lato, ma tremendamente nostalgico dall'altro.

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  • Michelangelo421A BCF
    replied
    p.s.
    Grazie all'utente AMI per le preziose foto che testimoniano lo stato dell'arte presso la stazione a monte.

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  • Michelangelo421A BCF
    replied
    Originally posted by Ami View Post
    La numero 6 confermo che ieri 16 luglio 2023 era ancora al suo posto a Punta Indren


    Caspita, vista così sembra pronta per partire!

    Vista l'assenza delle funi, sapete come è stata ancorata alla stazione?
    E' stata imbullonata ad una sovrastruttura della stazione, tramite la sospensione stessa?
    Certo che la Funivia dell'Indren continua ad essere suggestiva anche da ferma..

    Ciao,
    Michelangelo

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  • Ami
    replied
    La numero 6 confermo che ieri 16 luglio 2023 era ancora al suo posto a Punta Indren



    Last edited by Paolo; 12-08-2023, 16:47.

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  • Tommaso il grande
    replied
    La concessione dell'impianto non scadeva l'anno prossimo?

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  • Paolo
    replied
    Sai quante concessioni sono scadute...

    Leave a comment:


  • Tommaso il grande
    replied
    Scusate se interrompo, ma i ruderi l’anno prossimo verranno tolti visto che scade la concessione?

    Altra cosa, ma se io volessi esplorare la stazione a valle, è tutto aperto? (entrare solo per guardare la meccanica dell’impianto)

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  • Ami
    replied
    Ma dove l' avrebbero tenuta tutti questi anni?

    Terzo tronco: A Indren penso sia ancora lì, alla Bocchetta non saprei é da un po' che non pasdo

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  • 2000
    replied
    potrebbe essere una delle 4 dei primi 2 tronchi? le 2 del terzo tronco mi risultano sempre in stazione

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  • Ami
    replied
    Una cabina é comparsa a fianco dell'arrivo del Funifor al pasdo dei salati.
    riverniciata però, non so dire quale sia

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  • Ami
    replied
    Mi stupirei del contrario

    Leave a comment:


  • azetaelle
    replied
    Probabilmente anche tra 10 anni saremo ancora qui a ripetere per l’ennesima volta le stesse cose, perché nel frattempo a Punta Indren non si sarà smosso un sasso

    Leave a comment:


  • Ami
    replied
    Eh ma questo é il topic dei sogni umidi valsesiani

    Leave a comment:


  • Paolo
    replied
    Stiamo ripetendo sempre le stesse cose se non ricordate quello che è già stato detto....
    https://www.funiforum.org/funiforum/...950#post212950

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  • azetaelle
    replied
    Il problema è che se la stazione fosse a valle, con un minimo di afflusso di visitatori, magari l’idea del museo potrebbe stare anche in piedi ( a fatica, visto che sono pochi i musei che stanno in piedi senza finanziamenti e donazioni, ma magari ce la farebbe).
    Ma lassù, dove non c’è più nemmeno un impianto che arrivi nelle vicinanze, dove il numero di visitatori sarebbe nettamente inferiore a quello dei corvi che ci girano sopra, secondo me qualsiasi opzione museale o pseudo tale sarebbe destinata a fallire.
    Le alternative sono due: lasciare lì tutto com’è a marcire per i prossimi secoli (opzione che ha prevalso fino ad oggi è che probabilmente varrà anche per il futuro) oppure (opzione molto più sensata ma purtroppo anche costosa e quindi con poche speranze) recuperare qualche pezzo (cabina, motori, strumentazione…) da esporre in un piccolo museo giù a valle e demolire il resto ripristinando l’ambiente. Ovvio parliamo quasi di fantascienza

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  • Paolo
    replied
    Non riesco nemmeno a concepire come si possa lasciare una vettura appesa in una stazione di monte durante la rimozione delle funi, anche perché l'immobile è ancora di proprietà della società che ne risponde in caso di incidenti...

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  • Michelangelo421A BCF
    replied
    I tuoi quesiti sono più che leciti !

    Il fatto che la stazione non sia stata demolita e che la cabina sia ancora lì, integra, completa di sospensione e posizionata quasi come fosse in linea, è un’occasione per poter preservare tutto il contesto in modo dignitoso, piuttosto che lasciarlo in stato di totale abbandono, con tutte le conseguenze del caso.

    La messa in sicurezza è un opzione per evitare situazioni di potenziale pericolo per chi passasse di lì; dunque una pulizia e raccolta dei rifiuti abbandonati, la chiusura di vani e locali potenzialmente pericolosi, come il piano di imbarco, che andrebbe comunque reso visibile o parzialmente accessibile, come se fosse una sorta di vetrina, con la cabina in bella mostra.
    Una sorta di ultimo baluardo, o meglio, un’ultima testimonianza “concreta” (da toccare con mano) di quello che fu il turismo dagli anni ’60 agli anni ’90, quando si sciava su un ghiacciaio che ora non c’è più.

    Ciao,
    Michelangelo

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