E' possibile scorgere ancora a barletta i piloni dell'ex teleferica adibita al trasporto del sale dalle saline di Margerita di savoia lunga 13 km, costruita nel 1955, con una portata di 180 tonnellate l'ora, per il collegamento con il porto di Barletta. Se non mi sbaglio la ditta costruttrice era di Genova cmq posterò delle foto.
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BARLETTA Teleferica dismessa
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foto
Ecco le foto dei piloni della teleferica... ho notato che ogni tot KM ci sono delle strutture con due pulegge abbastanza grandi non sono riuscito a fotografarle perchè il punto in cui si trovano è praticamente inacessibile per via dei campi coltivati...e anche il punto in cui fotografare era molto limitato
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Originally posted by campolinoCosì anche la Puglia ha avuto un impianto a fune. Stando così le cose possiamo dire che in tutte le regioni Italiane è presente o lo è stato almeno un impianto a fune.
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Heroicus VIII
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- Piani Resinelli (LC)
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DATEMI 2 PUNTI D'APPOGGIO E VI TIRERO' UNA FUNE
DATEMENE 3 E SARA' ALTAVIA
Allora: Foresta Umbra è un'oasi morfo-boschiva mediterranea (praticamente un insieme inestimabile di biotopi e geotopi) ed è praticamente disabitata. Non necessita di alcunché, salvo che di essere lasciata in pace. Rispettata. Protetta e sorvegliata. Osservata, anche. Ma a nei limiti. Area di analisi e di studio; turismo ridotto e guidato.
Fortuna che nessuno ha pensato ad una funivia. Del resto inutile in quanto zona a semi-parco, pochissimo servita e non organizzata alla bisogna. Niente volata mordi e fuggi a inquadrare col tele le Tremiti.
E niente sci. Panorami splendidi, invece, da conquistare col sudore. O con la benzina (ahimé) col rischio però di perdersi. Senza essere umbra, di fatto, è soprattutto foresta. Ombra, nel vero senso.
Meglio di tanti altri Parchi Nazionali (ufficiali) ridotti ad abusi di comodo, parcheggi e rosticcio da spiaggia.
Per quanto riguarda la teleferica delle Saline (sai che festa per il Cloro coi metalli poveri), invece, siamo vicini all'epoca della Disfida di D'Azeglio, con Fanfulla da Lodi ed Ettore Fieramosca.
Fortuna che il Tavoliere e il Salento sono piatti e, in maniera diversa dal Gargano e dalla Dàunia, non hanno bisogno di verticalizzazioni.
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Originally posted by massimo grecchi View PostAllora: Foresta Umbra è un'oasi morfo-boschiva mediterranea (praticamente un insieme inestimabile di biotopi e geotopi) ed è praticamente disabitata. Non necessita di alcunché, salvo che di essere lasciata in pace. Rispettata. Protetta e sorvegliata. Osservata, anche. Ma a nei limiti. Area di analisi e di studio; turismo ridotto e guidato.
Fortuna che nessuno ha pensato ad una funivia. Del resto inutile in quanto zona a semi-parco, pochissimo servita e non organizzata alla bisogna. Niente volata mordi e fuggi a inquadrare col tele le Tremiti.
E niente sci. Panorami splendidi, invece, da conquistare col sudore. O con la benzina (ahimé) col rischio però di perdersi. Senza essere umbra, di fatto, è soprattutto foresta. Ombra, nel vero senso.
Meglio di tanti altri Parchi Nazionali (ufficiali) ridotti ad abusi di comodo, parcheggi e rosticcio da spiaggia.
Per quanto riguarda la teleferica delle Saline (sai che festa per il Cloro coi metalli poveri), invece, siamo vicini all'epoca della Disfida di D'Azeglio, con Fanfulla da Lodi ed Ettore Fieramosca.
Fortuna che il Tavoliere e il Salento sono piatti e, in maniera diversa dal Gargano e dalla Dàunia, non hanno bisogno di verticalizzazioni.
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qualche info in più
"1955: LA TELEFERICA MARGHERITA DI SAVOIA - BARLETTA PER IL TRASPORTO DEL SALE
Il porto di Barletta costituiva da sempre il nodo principale per l’esportazione del sale prodotto nelle Saline della vicina Margherita di Savoia. Le esigenze derivanti da una maggiore richiesta di sale determinarono l’ampliamento delle saline e il perfezionamento delle tecniche di produzione giovarono ad un deciso miglioramento della qualità del prodotto.
Per ridurre le notevoli spese di trasporto la Direzione Generale dei Monopoli di Stato decise la costruzione di una teleferica che collegasse direttamente le saline con il porto di Barletta.
Tra i principali artefici di questo impianto di trasporto (faraonico per quei tempi) occorre menzionare il barlettano Ferdinando Casardi, già Senatore della Repubblica e, dal 1950, Sottosegretario di Stato alle Finanze e il Sindaco di Barletta Isidoro Alvisi. La teleferica entrò in funzione nel 1955: costruita su piloni di cemento, era lunga circa 13 Km. con una portata di 180 tonnellate l’ora e costò circa 1 miliardo di Lire.
Purtroppo le notevoli spese di manutenzione indussero a privilegiare il trasporto su gomma che portarono inevitabilmente alla dismissione dell’impianto che terminò di funzionare nel 1981."
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http://araldicabarlettana.ilcannocch...argherita.html
1955: LA TELEFERICA MARGHERITA DI SAVOIA - BARLETTA PER IL TRASPORTO DEL SALE
Il porto di Barletta costituiva da sempre il nodo principale per l’esportazione del sale prodotto nelle Saline della vicina Margherita di Savoia. Le esigenze derivanti da una maggiore richiesta di sale determinarono l’ampliamento delle saline e il perfezionamento delle tecniche di produzione giovarono ad un deciso miglioramento della qualità del prodotto.
Per ridurre le notevoli spese di trasporto la Direzione Generale dei Monopoli di Stato decise la costruzione di una teleferica che collegasse direttamente le saline con il porto di Barletta.
Tra i principali artefici di questo impianto di trasporto (faraonico per quei tempi) occorre menzionare il barlettano Ferdinando Casardi, già Senatore della Repubblica e, dal 1950, Sottosegretario di Stato alle Finanze e il Sindaco di Barletta Isidoro Alvisi. La teleferica entrò in funzione nel 1955: costruita su piloni di cemento, era lunga circa 13 Km. con una portata di 180 tonnellate l’ora e costò circa 1 miliardo di Lire.
Purtroppo le notevoli spese di manutenzione indussero a privilegiare il trasporto su gomma che portarono inevitabilmente alla dismissione dell’impianto che terminò di funzionare nel 1981.
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Ecco altre immagini d'epoca della teleferica, la prima è la stazione di carico, la seconda i carri carichi di sale e sullo sfondo i piloni con i vagoncini
qualcuno ricorda il nome della ditta costruttrice? nelle foto c'è un targa ma è troppo distante per leggerne il nome, inoltre ho provato a dare un'occhiata sulle strutture qui ma purtroppo di cartelli nemmeno l'ombra.
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Originally posted by Paolo View PostNon so se alla fine le spese su gomma siano state minori...nella gran parte degli impianti a trasporto continuo come questo la fune è conveniente...diciamo che la Fiat ha spinto per il trasporto su gomma a scapito anche delle ferrovie al contrario di quanto è avvenuto all'estero...
Facciamo il conto della serva , 14 km di teleferica = almeno il doppio su strada,facciamo 24 km, 180 T/ora con sale - peso specifico da 0.78 a 0.98 - servono almeno 4 autoarticolati da 60 m3 , ogni articolato sui 48 km di andata/ritorno dovrebbe riuscire a restare dentro l'ora, il consumo sarà sui 30 litri di gasolio ...=120 litri/ora
La teleferica ridurrebbe i costi di oltre il 60%...
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Ciao a tutti, oggi dopo una giornata di mare (sfruttando gli ultimi raggi di sole) ho deciso di fare un piccolo giro di ricognizione armato ahimè solo di cellulare per scattare qualche foto e reperire qualche info in più sulla teleferica.
di seguito abbiamo una delle stazioni intermedie che caratterizzavano la linea e recandomi presso l'ex stazione di arrivo ho individuato "con grande stupore" il cartello della foto d'epoca che è ancora li al suo posto, con su scritto..."Ceretti Tanfani Spa Milano"
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Originally posted by Gior View PostBellissimi documenti, ecco la fune Redaelli! Deve essere stato tragico lavorare con quel mare agitato.
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è possibile saperne di più sulla teleferica che collegava Barletta a Margherita di Savoia, sono uno studente e mi sto interessando molto per un'attività didattica, grazie a tutti.
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