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EDOLO Teleferica ENEL Lago Aviolo Val Paghera

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  • andre72
    MODERATORE LOCALE
    • Nov 2005
    • 1796
    • Trieste

    EDOLO Teleferica ENEL Lago Aviolo Val Paghera

    In val Paghera (località Vezza d'Oglio) in prossimità del rifugio "Alla Cascata" ci sono ben 3 impianti, di cui 2 abbandonati (nella cartina sono indicati come un'unica linea, che ho contrassegnato con il n°1).



    Si tratta di una teleferica particolare, con una via di corsa mono fune e una bifune che sostiene una piattaforma dotata di 2 verricelli

    [IMG]http://img174.**********.us/img174/8490/collage1ma6.jpg[/IMG]



    Funi tensionate mediante enormi blocchi in cemento che scorrono su piani inclinati. Stazione motrice a monte (purtroppo).

    http://www.funivie.org/web/aviolo-teleferica/
  • andre72
    MODERATORE LOCALE
    • Nov 2005
    • 1796
    • Trieste

    #2
    Scoperti alcuni dettagli sulla grande teleferica per materiali (sul sito di francorino.altervista.org naturalmente!).

    Si trattava di un impianto dalla portata elevata (varie tonnellate) in grado di montare una speciale piattaforma che utilizzava addirittura tutte e 3 le funi portanti e che serviva per trasportare gli inerti fino al cantiere sul lago Aviolo. Lassù negli anni ottanta stavano costruendo la galleria di collegamento tra i bacini della vicina val Avio e la centrale di Edolo. Il cantiere era stato posizionato li in quanto quel punto si trovava a metà strada tra le due estremità della galleria.
    La funivia invece serviva per trasportare gli operai al cantiere. Le cabine ospitavano 8 persone.



    Qui si vedono gli ancoraggi delle portanti della teleferica a monte.

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    • #3
      Quanto dista questo impianto dalla funivia?

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      • andre72
        MODERATORE LOCALE
        • Nov 2005
        • 1796
        • Trieste

        #4
        Solo poche decine di metri; in una delle foto infatti puoi vedere le due linee parallele che salgono verso il lago Aviolo.

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        • #5
          Bei tempi...

          http://www.funivie.org/funigallery/t....php?album=496

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          • #6
            Questo sembra essere proprio il primo impianto Holzl a doppia portante...gli storici confermano?

            Una domanda per Andrea, in questa foto a metà linea le traenti sembrano appese o legate a qualcosa...soprattutto nella linea a portante singola...a cosa?

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            • andre72
              MODERATORE LOCALE
              • Nov 2005
              • 1796
              • Trieste

              #7
              Non saprei ma provo a spararla: equipotenziale per le scariche atmosferiche?

              Comment

              • BALLA77
                MODERATORE LOCALE
                • Jan 2005
                • 3091
                • Piacenza

                #8
                che non siano state messe a terra in stazione?

                ma soprattutto, come ci sono arrivati fino a là?

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                • #9
                  Una carrucola sulla fune portante e bloccata sulla fune traente e poi mandata in linea?

                  - - - Aggiornato - - -



                  Comment

                  • ste1258
                    Senex (7)
                    • Jul 2011
                    • 930
                    • Italia

                    #10
                    Impianto smantellato (finalmente).

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                    • #11
                      Demolito completamente tutto?

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                      • ste1258
                        Senex (7)
                        • Jul 2011
                        • 930
                        • Italia

                        #12
                        Valle sì, è rimasto un bel piazzale sterrato che fa da parcheggio per gli escursionisti.
                        Monte non sono stato, ma da giù non si vede più niente, solo la stazione della funivia passeggeri.

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                        • #13
                          Ho aggiunto alla fine del documento alcune foto inedite della costruzione
                          http://www.lavocedelpopolo.it/bassa-...-grande-storia

                          Nel maggio 1976 veniva effettuato il primo viaggio della cabina della Funivia che portava gli operai alla conca dell'Aviolo; nel maggio 2016, dopo 40 anni, si è conclusa questa lunga storia industriale legata alla creazione della grande centrale di Edolo. Il bacino pesca acqua anche dall'Aviolo che la invia al Monte Colmo e da qui alla centrale a circuito chiuso di Edolo; ma a sua volta all'Aviolo arriva acqua dai bacini della Val d'Avio di Temù. L'Aviolo è stato considerato dall'Enel uno svincolo fondamentale per il grande invaso edolese, considerato uno degli impianti più moderni e importanti d'Europa. I lavori all'Aviolo sono durati almeno 10 anni e la funivia è stata preziosa per portare in quota gli operai e riportarli a valle, così come lo è stata la teleferica che trasportava addirittura intere betoniere in quota per i lavori in calcestruzzo. Le due direttrici di scavo nelle montagna della conca del Baitone, infatti, avevano necessità di un elevato numero di operai e di mezzi di cantiere in quota, nella conca dell'Aviolo, raggiungibile solo a piedi attraverso un ripido sentiero a scalini rocciosi.

                          Dal 1976 però la funivia e la teleferica ridussero come per miracolo il grande balzo dalla testata del fondovalle della Val Paghera fino al balcone dell'Aviolo. E lì per 10 anni vennero scavate e realizzate gallerie verso la conca dell'Avio di Temù per portare quell'acqua all'Aviolo e da qui tramite altre gallerie al Monte Colmo che sovrasta Edolo da dove l'acqua avrebbe azionato la grande centrale a ciclo continuo. Da anni, però, le due grandi strutture Enel erano rimaste inutilizzate, segnando il cielo ed il paesaggio della ripida montagna con i loro scheletri muti. Dopo aver vinto l'appalto, in questi giorni l'impresa Melotti di Vezza d'Oglio con la ditta Scandella di Barzio stanno completando il recupero delle funi d'acciaio, dopo aver raso al suolo il grande manufatto della teleferica e aver bonificato la zona. Rimane ora l'edificio di partenza della funivia di circa 300 metri cubi che potrebbe avere un importante utilizzo futuro sia per un possibile impianti, ma certamente per una destinazione turistica fruibile da chi pratica trekking a vive l'ambiente. Un particolare elogio è rivolto alle imprese, specializzate nel settore, che hanno lavorato con tempestività, massima sicurezza, rispetto dell'ambiente così particolare e delicato quale è quello del parco dell'Adamello.

                          Il costo dell'intervento è di circa 140.000 euro Iva inclusa: 40.000 euro sono stati messi dal comune di Edolo, proprietario della conca dell'Aviolo, 10.000 euro dal parco dell'Adamello e quindi dalla Comunità Montana di Vallecamonica, la cifra rimanente è stata ricavata dal bilancio 2015 del Comune di Vezza d'Oglio, maggior ente interessato alla valorizzazione ed allo sviluppo della Val Paghera.
                          http://www.lavocedelpopolo.it/bassa-...-grande-storia

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