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Storia cabinovia del Monte Pratello a Roccaraso

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  • Storia cabinovia del Monte Pratello a Roccaraso

    Qualche foto raccolta dal grandissimo topic di Roccaraso dove trovare notizie su un singolo impianto è quantomai difficile....

    Cestovia


    Un sostegno della vecchia cabinovia


    ed il vecchio impianto ad agganciamento automatico


    Attuale impianto


    Ci sono ulteriori foto storiche del primo impianto ad agganciamento automatico?
  • Sporty
    MODERATORE GLOBALE
    • May 2005
    • 1016
    • Roma

    #2
    Di uno degli impianti erano ancora visibili fino a qualche anno fa a destra dell'attuale impianto i piloni ctralicciati con le scritte non dondolarsi....
    Ora non saprei, ma credo di si...

    Comment

    • westit
      Contributor (3)
      • Sep 2006
      • 172
      • Pescara

      #3
      Si, i piloni della vecchia cabinovia sono ancora lì perchè attualmente fungono da tralicci per l'alta tensione.

      Comment


      • #4
        Ma sono della vecchia cestovia (foto postata da gioto) o della vecchia cabinovia ad agganciamento?

        Comment

        • westit
          Contributor (3)
          • Sep 2006
          • 172
          • Pescara

          #5
          Sicuramente qualcuno è più informato di me, ma da come si discuteva anche sul topic dell'attuale cabinovia, credo che i piloni siano quelli della vecchia cestovia.

          Comment

          • SandroP
            Novicius (1)
            • Dec 2006
            • 47
            • Genzano- Campo Felice

            #6
            Originally posted by Paolo
            Ma sono della vecchia cestovia (foto postata da gioto) o della vecchia cabinovia ad agganciamento?
            I piloni attualmente usati per l'alta tensione sono della vecchia cestovia di cui la linea (come si nota) era spostata più a destra dell'attuale.

            Comment

            • lorenx
              Curiosus (0)
              • Jan 2006
              • 4
              • PRATO

              #7
              Salve dovrei avere alcune foto della cabinovia Ceretti e Tanfani delle Toppe del Tesoro, come della cabinovia morse fisse del mote Pratello, il tempo di cercarle e le posto

              Comment

              • westit
                Contributor (3)
                • Sep 2006
                • 172
                • Pescara

                #8
                Interessante. Rimaniamo in attesa!

                Sarebbe bello avere a disposizione anche una vecchia cartina per sapere come erano disposte le due cabinovie.

                Comment

                • Lago Nero
                  Novicius (1)
                  • Sep 2006
                  • 28
                  • Genova - Roma - Sauze d'Oulx

                  #9
                  Scusate, ma la foto del primo impianto ad agganciamento mi sembrava riferirsi alla cabinovia delle Toppe del Tesoro, e non a quella del Pratello, come dite voi. Correggetemi se sbaglio...

                  Comment

                  • Freya
                    Contributor (3)
                    • Apr 2006
                    • 181
                    • Ladinia
                    • "La funivia evoca un concetto che si potrebbe definire demiurgico. E' come se i passeggeri stipati in quella cabina sospesa mettessero la loro vita nelle mani di un gigante buono, invisibile, servizievole e, nella maggior parte dei casi, molto efficiente" (Frank Ferrand, "L'età d'oro degli sport invernali")

                    #10
                    Ecco qui una bella cartolina della mia collezione:
                    http://www.funivie.org/funigallery/d...album=4&pos=68

                    Comment

                    • bifune67
                      Heroicus (8)
                      • Dec 2003
                      • 1173
                      • Milano

                      #11
                      Lago Nero non sbaglia: la cestovia del Monte Pratello è stata sostituita direttamente dall'attuale cabinovia, l'altra era appunto la Aremogna - Toppe del Tesoro, poi sostituita con una cabinovia moderna.

                      Comment

                      • ROBBY
                        Sostenitore
                        • Jun 2005
                        • 502
                        • Isernia (Molise)
                        • La funivia dei miei sogni? Quella che sostituisce le macchine che circolano ogni giorno in ogni parte del mondo...! Non inquina, non fa rumore e ti permette di godere di fantastici panorami...volando!!!
                          Roberto.

                        #12





                        Confermo che la cestovia del Pratello, nel territorio comunale di Rivisondoli, comune ad un paio di km di distanza dalla ben più nota Roccaraso, è stato un impianto ad agganciamento fisso, sostituito, su un tracciato scostato di qualche metro sulla sinistra, dall'attuale impianto ad agganciamento automatico.

                        Le cabine, ahimé, non erano come quelle chiuse raffigurate nella terza foto del primo intervento di Paolo (quelle sono della cabinovia ad agganciamento automatico delle Toppe del Tesoro all'Aremogna, nella vicina roccaraso), ma erano come quelle raffigurate in tutte le altre foto, dei cestelli aperti con la risalità che si effettuava salendoci di ...corsa, con gli scarponi da sci ai piedi!

                        Sono stato uno dei pochi del forum ad aver avuto la fortuna (se così si può dire...!!!) di essere salito su quello storico impianto. Croce e delizia di ogni amante della monttagna e dello sci, l'impianto era una vera e propria "tortura", anche nelle belle giornate assolate. Se si aveva la fotuna di salire da soli ci si poteva "accovacciare" all'interno del cesto. La maggior parte delle volte però si saliva in due e Vi posso assicurare che circa quindici minuti di risalita non erano propriamente confortevoli e rilassanti. Meno male che la passione faceva passare la stanchezza e lo stress dell'ascesa. Ancor più terrificante era nei giorni di tempo inclemente. Ho sofferto le pene dell'inferno, con il freddo che penetrava dentro le ossa e le mani che non mi sentivo più...
                        Altro momento critico, nei weekend: la fila era impressionante. Come in un domino, la gente in attesa creava un lungo serpentone, come nelle più famose file ai giochi di Gardaland.

                        Non ho certamente, quindi, un bel ricordo di quell'impianto. Ma, presumibilmente, oggi, ma solamente d'estate, lo riprenderei ben volentieri, anche perchè la lentezza della risalita permette di poter godere meglio dei bei e profondi panorami che si possono ammirare risalendo i crinali della montagna del Pratello.

                        Roberto

                        Comment

                        • westit
                          Contributor (3)
                          • Sep 2006
                          • 172
                          • Pescara

                          #13
                          Non hai foto della stazione di monte?
                          Queste foto permettono chiaramente di capire come sia cambiato Pratello negli anni.
                          Last edited by westit; 15-09-2007, 12:46.

                          Comment

                          • lorenzo58
                            Contributor (3)
                            • Sep 2006
                            • 161
                            • pistoia-abetone-altabadia

                            #14
                            Io la cestovia del Pratello non l'ho mai presa (a proposito, belle foto), ma condivido i ricordi di Robby per quel che riguarda le cestovie che un tempo si trovavano all'Abetone, ed erano 4: una in Val di Luce, una per la Selletta, una che dalla Selletta scendeva nel Sestaione(senza pista) ed una che portava a Campolino.

                            Impianti che oggi hanno un loro fascino, e che davvero sarebbero ancora utili d'estate, per salire pian piano ed ammirare il panorama. Certo che allora erano un po' un incubo: manovre da circo per salire in corsa, con l'addetto che piazzava gli sci, altre manovre acrobatiche per scendere. Chi aveva esperienza se la cavava, ma ho visto tante scene alla Fantozzi.

                            Il fatto è che il principio era "che s'ha da 'ffa per scià" e la passione era grande, per cui si sopportavano volentieri cose che oggi sembrerebbero inconcepibili, come gli scarponi duri da morire, gli sci di una lunghezza assurda, le calzamaglie che pizzicavano, i guanti perennemente inzuppati, le giacche a vento di carta velina e per finire le gabbiovie, le seggiovie monoposto, gli skilift strappapalle.

                            Scusate l'attacco di nostalgia...

                            Comment


                            • #15
                              Originally posted by ROBBY View Post
                              Le cabine, ahimé, non erano come quelle chiuse raffigurate nella terza foto del primo intervento di Paolo
                              Confermo l'errore

                              Comment

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