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Storia dei mezzi battipista

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  • paolino
    Sapiens (5)
    • Aug 2004
    • 366
    • Pistoia, Abetone

    • "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori" (F. De Andrè)

      "bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà, tu giri adesso con le tette al vento, io ci giravo già vent'anni fa!" (F. Guccini)


    Storia dei mezzi battipista

    Volevo alcune informazioni sulla battitura delle piste: in che anno si è iniziato a battere le piste? Come veniva effettuata la battitura inizialmente? Quali località sono state le pioniere in questa pratica? In che anno sono entrati in funzione i gatti come li conosciamo oggi?

    Ogni risposta è ben accetta... :wink:
  • York_Gressoney
    Contributor (3)
    • Mar 2005
    • 124
    • Gressoney -AO-
    • No SnowMaker... No Party!

      WebMaster di il portale di Gressoney Saint Jean e Gressoney la Trinité

    #2
    Non so di preciso in che anno sia iniziata la battitura con appositi mezzi a Gressoney, so però che una volta si battevano a "piedi", o meglio con gli sci ai piedi.. non era una vera e propria battitura, ma si schiacciava la neve fresca (non sapevano cosa si perdevano a fare una bella discesa in neve super vergine), poi sono arrivati i primi gatti.. il primo in assoluto è nel nostro piccolo futuro museo (almeno spero, per ora è un magazzino, c'è anche un ovetto giallo della vecchia orsia e altre cose), so che i due cingoli erano comandati ciascuno da un motore della 500 e non da un motore unico, poi sono arrivati gli oman, poi i kass e infine i 500 della leitner.

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    • simolimo
      Habilis (4)
      • Mar 2004
      • 270
      • Finale Ligure (SV)
      • SIMONE ("SIMOLIMO")
        www.simolimo.it

      #3
      Limone aveva la fortuna/sfortuna di essere vicina al confine e di avere una caserma di alpini con un battaglione. Quindi dai primi anni del secolo gli alpini risalivano (a piedi) il vallone Gherra e poi battevano "a scaletta" scendendo la pista del vallone e quella che scendeva a fianco dello slittone di Quota 1400. "Battevano" in questo modo (solo nei week-end) anche il Campo Principe e il Maneggio vicino al paese. Negli anni '50 si sono iniziati ad usare dei rulli che salivano con gli impianti vuoti. In cima venivano riempiti d' acqua, così da renderli più pesanti, e poi fatti scendere "frenati" da 2 alpini o addetti agli impianti che a spazzaneve tenevano questo rullo.
      I primi battipista, se non erro, credo siano stati i PRINOTH..quelli bassi con i 2 cingoli comandati da 2 motori diversi...ma siamo a fine anni '60!

      Comment

      • Matteo
        Habilis (4)
        • Aug 2004
        • 245
        • Valmalenco

        #4
        Le linne degli ski.lift erano battute con gli sci,negli anni 60 i primi mezzei battipista erano i Ratrac per battere le piste anziche le frese utilizzavano delle speci di botti però le piste erano piene di dossi.li si che si imparava a sciare

        Comment

        • Werner
          Guru (10)
          • Aug 2004
          • 2894
          • Ortisei (BZ)

          #5
          Originally posted by York
          Non so di preciso in che anno sia iniziata la battitura con appositi mezzi a Gressoney, so però che una volta si battevano a "piedi", o meglio con gli sci ai piedi.. non era una vera e propria battitura, ma si schiacciava la neve fresca (non sapevano cosa si perdevano a fare una bella discesa in neve super vergine), poi sono arrivati i primi gatti.. il primo in assoluto è nel nostro piccolo futuro museo (almeno spero, per ora è un magazzino, c'è anche un ovetto giallo della vecchia orsia e altre cose), so che i due cingoli erano comandati ciascuno da un motore della 500 e non da un motore unico, poi sono arrivati gli oman, poi i kass e infine i 500 della leitner.
          Probabilmente si tratta del mitico P15 ideato da Ernst Prinoth con 2 motori della 600.

          Comment

          • Werner
            Guru (10)
            • Aug 2004
            • 2894
            • Ortisei (BZ)

            #6
            P 15 indicava che la pressione sulla neve era di 1500 Kg/mq (?) cioè la stessa pressione di una persona sugli sci.

            Comment

            • paolino
              Sapiens (5)
              • Aug 2004
              • 366
              • Pistoia, Abetone

              • "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori" (F. De Andrè)

                "bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà, tu giri adesso con le tette al vento, io ci giravo già vent'anni fa!" (F. Guccini)


              #7
              I battipista attuali che pressione esercitano?

              Comment

              • gigiotto98
                Imperator (11)
                • Sep 2003
                • 5096

                #8
                Io ricordo una storia, l'esercente degli impianti a passo Coe a folgaria ideo per primo i battipista e ne vendette il brevetto alla Prinoth. Purtroppo è morto qualche anno fa proprio cadendo da un battipista e sbattendo la testa sul cingolo.

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                • everest428
                  Novicius (1)
                  • Mar 2005
                  • 28

                  #9
                  Originally posted by Werner
                  Originally posted by paolino
                  I battipista attuali che pressione esercitano?
                  molto di più.
                  ciao! esatto. il P15 aveva una pressione specifica sul suolo di ca. 20g/cm² (almeno c´é scritto nel prospetto) , invece un prinoth everest ha una pressione specifica sul suolo di 44g/cm².

                  Comment

                  • paolino
                    Sapiens (5)
                    • Aug 2004
                    • 366
                    • Pistoia, Abetone

                    • "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori" (F. De Andrè)

                      "bisogna saper scegliere in tempo, non arrivarci per contrarietà, tu giri adesso con le tette al vento, io ci giravo già vent'anni fa!" (F. Guccini)


                    #10
                    Più del doppio!

                    Ci sono motivi per cercare di migliorare la tecnica di battitura delle piste o con i mezzi attuali e dei bravi "gattisti" si può raggiungere risultati eccellenti?

                    Comment

                    • gigiotto98
                      Imperator (11)
                      • Sep 2003
                      • 5096

                      #11
                      I battipista negli ultimi anni sono molto cresciuti in potenza e peso per spingere la neve artificiale. prima lisciavano e basta.

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                      • giovanni
                        Junior (2)
                        • Aug 2003
                        • 75
                        • Fontaniva PD

                        #12
                        Io ricordo bene che ad Asiago, negli anni 60 , le piste venivano battute con dei rulli che , con dei lungi manici laterali venivano trattenuti nella discesa dagli addetti agli impianti, non erano riempiti d'acqua e la superficie di rotolamento era formata da listelli di legno inchiodati su due cerchi ai lati. Ciao, G.

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                        • Lele
                          Sapiens (5)
                          • Sep 2005
                          • 484
                          • Lavizzara

                          #13
                          Vi metto un articolo tratto dal sito della Kässbohrer che racconta la storia della marca, su come sia nato il Pisten Bully dal 68 ad oggi...( per vedere le foto potete andare sul sito)...ciao Lele

                          [highlight=red:18445dd191]15.000 PistenBully: tre grandi tecnici (ri)vivono una straordinaria storia di successo[/highlight:18445dd191]

                          18.12.06Kässbohrer Geländefahrzeug AG ha festeggiato la produzione del 15.000mo PistenBully, un avvenimento che ha riempito di giusto orgoglio il personale dell’Azienda. Nel settore della preparazione delle piste di discesa e di fondo, così come nella preparazione di Fun Park, PistenBully è il leader mondiale del mercato, con una penetrazione superiore al 50%: uno sviluppo che all´inizio nessuno avrebbe osato sognare, nemmeno i tre maestri della tecnica responsabili della produzione, Walter Sautter, Josef Haumann ed Erwin Kasberger. A partire dagli anni ’60 e ’70 essi hanno condiviso l’intera storia del PistenBully.

                          Walter Sautter è attualmente il responsabile della produzione. Un giorno del 1968, quando era apprendista al secondo anno di tirocinio, venne chiamato nella baracca di legno dove si trovava il reparto ricerche della Karl Kässbohrer Fahrzeugwerke. «Quel giorno si parlò di una specie di "schiaccianeve"», ricorda Sautter. Tutto ciò che succedeva in quella baracca di legno era naturalmente coperto dal più stretto segreto. «In quel momento mai mi sarei aspettato che quel veicolo da progettare avrebbe determinato in modo decisivo i quattro decenni successivi della mia vita professionale!», afferma oggi.

                          L’idea del PistenBully era venuta a Karl Kässbohrer durante una vacanza invernale all’Alpe di Siusi, dove, con sua grande irritazione, aveva trovato che i veicoli impiegati per la preparazione delle piste, naturalmente «Marca FaiDaTe», erano fuori servizio senza possibilità di ripararli. Karl Kässbohrer condivideva col fratello Otto uno spiccato interesse per tutti i veicoli speciali; fu così dunque che i due fratelli incaricarono il loro progettista, Walter Haug, di sviluppare un battipista che fosse tecnicamente all’altezza delle richieste del mercato. Col suo primo segno di matita, tracciato nel giugno 1968, Haug si aggiudicò il titolo di «patriarca» del PistenBully.

                          Nel 1968 la manutenzione meccanica delle piste di sci esisteva da meno di 10 anni. Fu nel 1960 che tutto il mondo vide per la prima volta in televisione le immagini di cingolati dell’esercito, impegnati nella preparazione degli ottavi Giochi Olimpici Invernali a Squaw Valley, nella Sierra Nevada. L’ingresso nel nuovo settore richiedeva molta cautela, data la forte concorrenza: circa 10 aziende ed alcuni piccoli costruttori amatoriali erano attivi nel campo dei mezzi battipista. Il concetto tecnico di base era praticamente lo stesso per tutti: motore a benzina, sterzo con comandi a leva agenti sui freni dei cingoli, cambio meccanico e freni a disco o a tamburo.

                          Kässbohrer sceglie un’altra impostazione: all’inizio il veicolo è ancora a trazione anteriore e con un motore a benzina Daimler-Benz da 120 CV, ma è già equipaggiato con una trasmissione idrostatica, ha il comando dello sterzo a volante e dispone di una spaziosa cabina di guida e di un grande pianale di carico. Il primo prototipo viene inviato nel dicembre 1968 ad un circuito di prova per carri armati presso Ulm. La prima produzione in piccola serie avviene nel 1969: i cinque PistenBully 32.120 B sono ora a trazione posteriore e, al loro interno, pulsa un cuore costituito da un motore a sei cilindri della potenza di 120 CV. «In seguito abbiamo optato per i motori Diesel; quelli a benzina soffrivano della mancanza d’aria ad alta quota», ricorda Walter Sautter. Nel 1971 la macchina di Ulm affronta a Flaine (Alta Savoia) la sua prima prova sul campo e la supera eccezionalmente. A livello internazionale il PistenBully si afferma in modo superlativo sui concorrenti. Il modello 39.145 D convince soprattutto grazie alla trasmissione idrostatica: mentre alle macchine della concorrenza, a causa del cambio meccanico, manca continuità nella trasmissione della coppia motrice, un effetto che le penalizza fortemente sui pendii.Il PistenBully si arrampica in salita con una velocità regolabile senza scatti e può adattarsi così in modo ottimale a qualunque terreno e condizione della neve. Tutto ciò rende evidente che l’idea del PistenBully ha un futuro. Erwin Wieland, a quel tempo responsabile di zona per la vendita degli autobus SETRA crea, a partire dal 1971, l’organizzazione di vendita del PistenBully e dà un’impronta decisiva alla storia del PistenBully nei trent’anni che seguono.

                          Nello stesso anno viene presentato un derivato del modello 145: il modello 170 D, che è dotato di cabina di guida ribaltabile. In questa maggiore attenzione per la semplicità di manutenzione è già coinvolto Josef Haumann, oggi responsabile della produzione dei cingoli: a quel tempo questo tecnico esperto di macchine agricole stava in officina a saldare la scocca autoportante con struttura a centine del PistenBully. Il successo sul mercato mondiale si manifesta nel 1972, in occasione dei Giochi Olimpici Invernali di Sapporo (Giappone), dove il PistenBully si assume l’incarico della preparazione delle piste. Nello stesso anno Erwin Kasberger, che attualmente condivide da vent’anni con Walter Sautter la responsabilità della produzione, ha appena concluso il suo tirocinio presso Kässbohrer. Il ricordo di Sapporo è altrettanto vivo in lui come nei suoi colleghi Sautter e Haumann: «Per il PistenBully si è trattato di una pietra miliare», dicono all’unisono.

                          Il trio Sautter, Haumann e Kasberger ha vissuto la storia del PistenBully attraverso i decenni, anche negli anni in cui il reparto PistenBully era considerato con parecchia sufficienza all’interno della Kässbohrer Fahrzeugwerke: «Ridevano di noi e all’inizio non ci hanno preso molto sul serio», sostiene Kasberger. Sautter concorda con lui: «Cosa pensate di fare coi vostri due Bully?», si è spesso sentito dire dai colleghi del reparto autobus. «Ci è stato persino ripetuto che vivevamo sulle spalle degli altri», aggiunge Haumann. «Ma questo è falso. Non siamo mai stati in rosso, ed anche per quanto riguarda l´apprezzamento il vento è cambiato molto presto», sottolinea Sautter con evidente soddisfazione.

                          Poi la marcia trionfale del PistenBully diviene inarrestabile: nel 1979, dieci anni dopo la sua presentazione, più di 2000 veicoli sono già in azione in 35 Paesi. A questa prima decade risale anche un gran numero di innovazioni essenziali, che vengono introdotte poco alla volta: a partire dalla seconda serie il PistenBully è equipaggiato con una tavola lisciapista ed una lama frontale, poi seguono, tra l’altro, un tracciatore per fondo e nel 1976 una fresa. Nei primi anni gli operai devono unire le loro forze per movimentare il PistenBully nel capannone del montaggio finale. Il primo veicolo di manovra per la movimentazione appare solo nel 1977. «Si trattava di un carrello elevatore modificato e in realtà non più in servizio. L’allora responsabile del parco veicoli, se l’avesse esaminato, l’avrebbe subito seppellito», racconta Sautter, e non può fare a meno di ridere anche adesso. Alla fine degli anni ’70 il Werk 2, che fino a quel momento era stato condiviso con altri prodotti Kässbohrer, viene modernizzato e dedicato unicamente al PistenBully.

                          A metà degli anni ’80 il PistenBully 060 D - 110, con i suoi derivati 150 D e 160 D, si afferma definitivamente come la macchina per la preparazione delle piste di fondo più riuscita a livello mondiale. Poco dopo segue il modello 200DW, la prima macchina dotata di verricello dorsale, adatta alla preparazione di piste con forte pendenza. A proposito di forti pendenze: in occasione della prima consegna sul Monte Zugspitze, Walter Sautter e Josef Haumann, una volta arrivati alla stazione della cremagliera Schneefernerhaus, dovettero smontare il PistenBully per poterlo estrarre dalla galleria. Arrivati poi in cima, furono costretti ad affrontare sul veicolo una discesa in forte pendenza per poter raggiungere il luogo dove la macchina sarebbe stata impiegata. «Per riuscirci non abbiamo volutamente eliminato con l’esplosivo la neve in eccesso, in modo da poter scendere, per così dire, cavalcandoci sopra», racconta Sautter. Anche le consegne successive sulla Zugspitze non sono state meno avventurose: una volta si dovette calare un PistenBully appeso ad una fune, perché c’era troppo poca neve. Un’altra volta Josef Haumann dovette sudare parecchio nella galleria pedonale della Zugspitze, perché tutti aspettavano solo il suo ritorno prima di poter finalmente far detonare una carica esplosiva. Simili avventure creano naturalmente un forte legame. «Siamo proprio come i Tre Moschettieri», sottolinea Erwin Kasberger a questo proposito.

                          Questo spirito non cambia neppure nel 1994, quando il settore «Veicoli Fuoristrada» della Karl Kässbohrer Fahrzeugwerke GmbH diventa un’azienda indipendente. Anzi, succede il contrario, ci si rafforza ulteriormente. Anche il successo del PistenBully continua: nel 1997 avviene la consegna del 10.000mo veicolo. PistenBully è ora attivo in 52 Paesi ed in tutti e sei i continenti. Gli anni ‘90 ci portano tra l’altro il PistenBully 300, che si distingue per un’eccezionale capacità d’arrampicata, basso costo di manutenzione ed un sistema automatico di messa in tensione dei cingoli. Josef Haumann, responsabile della costruzione dei cingoli, non può fare a meno di ripensare ai primi tempi: «Una volta, prima di ogni presentazione presso il Cliente, dovevamo avvolgere il cingolo a mano e ci volevano due ore per montarlo. Però, quanto ci è toccato sfacchinare a quei tempi!».

                          Nel 1998 avviene l’ingresso in Borsa di Kässbohrer Geländefahrzeug AG: il 16 settembre le azioni sono quotate per la prima volta alla Borsa di Francoforte. Quattro anni dopo l’azienda si trasferisce nella nuova sede a Laupheim. «La nuova fabbrica è splendida. Tutto è più moderno e ci riesce più facile lavorare», afferma con convinzione Erwin Kasberger. Nel 2002 appare sul mercato anche il PistenBully 300 Polar; con i suoi 455 CV è il PistenBully più potente mai esistito.

                          Fin dall’inizio PistenBully è sempre stato un passo davanti alla concorrenza: «Avevamo il brevetto sulla trasmissione idrostatica nelle macchine battipista e nel frattempo abbiamo sviluppato ulteriormente l’elettronica. Si tratta di un vantaggio che abbiamo mantenuto fino ad oggi», dice Walter Sautter. Sicuramente questo vantaggio è anche merito della grande dedizione dei collaboratori: «Nelle presentazioni dovevamo arrivare in cima alla montagna in diretta competizione con gli altri concorrenti. Non ho mai voluto perdere una corsa, a nessun costo», rivela Sautter. Il suo collega Haumann ricorda che un tempo si lavorava a volte anche 65 ore alla settimana: «Spesso abbiamo caricato una spedizione anche all’una di notte».

                          A quale modello si siano particolarmente affezionati, i nostri tre tecnici non ce lo sanno dire: «Il 170 D aveva una bel "faccino" tondo, però dal 240 in poi abbiamo cominciato a curare veramente il design...». Una cosa è certa: l’attuale PistenBully 600, che unisce le ultime novità tecnologiche ad un design avveniristico, li entusiasma moltissimo. «Questa è una macchina al top sotto ogni punto di vista», dice Kasberger parlando a nome di tutti. «Un PistenBully è e rimane un PistenBully, la tecnica è la tecnica», conclude Sautter. Walter Sautter, Josef Haumann ed Erwin Kasberger sono cresciuti con il PistenBully, o viceversa, il PistenBully è cresciuto con loro. In ogni caso si tratta di una crescita impressionante: 15.000 PistenBully sono un numero di tutto rispetto.

                          (foto)
                          Josef Haumann, Erwin Kasberger e Walter Sautter (da sinistra) sono i tre maestri della tecnica responsabili della realizzazione del PistenBully e hanno vissuto la storia di questa macchina fin dall’inizio.

                          (foto)
                          Nel 1975 viene prodotto il 1.000mo PistenBully. Il personale si è messo in posa per la foto ricordo nell’allora Werk 2 di Ulm.

                          (foto)
                          Il primo PistenBully della serie 32.120 B venne consegnato nel 1969, equipaggiato con un motore a benzina a sei cilindri da 120 CV.

                          (foto)
                          Dietro un prodotto di successo c´è sempre un team efficiente: il personale di Kässbohrer Geländefahrzeug AG festeggia il 15.000mo PistenBully.

                          Comment

                          • GIULIO
                            MODERATORE LOCALE
                            • Sep 2004
                            • 688
                            • Bolzano

                            #14
                            Molto bella la storia dei batipista Kässbohrer complimenti a lele per avercela raccontata!
                            Però era nel 1962 che a Hernest Prinoth venne la geniale idea di costruire un mezzo specifico ed è nel 1965 che il p15 fece il suo debutto internazionale durante imondiali di sci a Seefeld (tirol) .
                            Ma la storia è lunga quando ho tempo laposto volentieri.

                            Comment

                            • Lele
                              Sapiens (5)
                              • Sep 2005
                              • 484
                              • Lavizzara

                              #15
                              Vero Giulio, la Prinoth è partita 6 anni prima di K. , come prima ancora vi era la Fendt ( partita nel 1960 , ) pertanto devo dire che quasi tutte le innovazioni importanti su questo campo sono state portate da K, e quì mi riferisco sopratutto alla trazione idrostatica, al verricello, ed a altre innovazioni sui battipiste, poi copiati da altre marche nel settore più tardi......e che oggigiorno queste innovazioni caratterizzano la tecnica utilizzata da tutti i marchi esistenti nel campo dei battipiste...

                              Naturalmente oggi siamo arrivati ad un livello generale di "copia e ricopia" dove ogniuno copia le buone idee alla concorrenza, e viceversa...

                              Comunque concordo , giulio, posta la storia della Prinoth, sono assai currioso pure io.....

                              Ad esempio pure io mi ricordo da piccolo il vecchio Prinoth BIG di Bosco Gurin, che aveva ( per quell`epoca) una forma "innovativissima".....seguito poi dai due Prinoth T4 ( vecchio Modello ) che mi parevano "strafichi", con quelle porte che si aprivano verso l`alto....come una nave spaziale di Star-Wars...hi...hi...
                              Da bambino ne ho fatti di giri e di ore là sopra a fianco dei gattisiti dell`epoca.....ma non mi sono mai annoiato....anzi...

                              In seguito a Bosco Gurin, sono poi comparsi, a scapito della Prinoth, i K , presenti ancora tuttora........ che tempi....a pensarci ho avuto veramente dei bei ricordi in merito con la Prinoth...... ciao Lele

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                              • daniel.81
                                Junior (2)
                                • Jul 2006
                                • 82
                                • Lavarone TN
                                • Challenge gravity

                                #16
                                Era proprio una gran macchina il vecchio T4, affidabile, abbastanza leggero e molto potente per l'epoca. Potenza recuperata dalla fresa a catenelle che non "ruba" troppa forza alla traslazione. Noi ne abbiamo ancora uno, ammiro con soddisfazione che non si trova in difficoltà tutt'ora di fronte ad un mucchio di artificiale, se consideriamo che fu concepito per neve fresca. Secondo me lo si può considerare l'anello di congiunzione tra le macchine "old school" atte a schiacciare la neve e quelle progettate per spostarne a valanghe quali sono arrivate un po' più tardi.

                                Facendo un passo in dietro, volevo ricordare il Big ma anche lo Junior. Anche quest'ultimo era presente nel mio comprensorio, ricordo che il piccolo Deutz che lo animava non era sufficiente per far girare anche la fresa... Così fu caricaro sulla schiena con un altro motore supplementare.
                                Ne era stata compromessa l'agilità e forse fu uno dei motivi per cui una sera s'aprì il telaio in mezzo alla pista...
                                Mi sembra che non avesse il Joystick per la lama, ma ci fossero una fila di leve, anche la guida era comandata da leve tipo sbarra sopra le ginocchia... Comunque ha garantito piste sempre pronte per qualche migliaio di sciatori.

                                Ricongiungendomi al discorso di Lele, è vero che i PB erano già anni luce più avanti rispetto gli altri ma tutti, chi più chi meno, hanno contribuito allo sviluppo di questa categoria di veicoli.

                                Forse Prinoth ha avuto una fase di stallo nel periodo T4s, gli altri due vantavano già macchine più robuste e potenti, mi sembra fosse assemblato a Perugia. Ancora apprezzato in comprensori di medie dimensioni e per lavori non troppo pesanti o per il fondo, ma a mio avviso non in grado di far fronte alla concorrenza dell'epoca.Scrivo per cognizione di causa, anche questo mezzo è presente ed in piena attività nel mio comprensorio, ma non in grado di lavorare insieme ai 500. Macchine praticamente coetanee ed entrambe ammiraglie delle, allora ancora distinte, case Sudtirolesi.

                                Tanti auguri! Buon 2007 a tutti

                                Ciao Daniel

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                                • Lele
                                  Sapiens (5)
                                  • Sep 2005
                                  • 484
                                  • Lavizzara

                                  #17
                                  Bene, come esiste il "gatto delle nevi" chiaramente doveva esistere il "Topo delle nevi"..... infatti la ditta Hammerle aveva demominato un suo modello....proprio "Schneemaus" tipo PR 600.3.....le sue dimensioni erano di: lung./larg./altezza: 2900/2000/2150 particolarita: macchna molto leggera , come un topo rispetto al gatto.. 980 Kg di peso a vuoto.....e pure molto veloce con una trazione idrostatica che raggiungeva fino a 25 km/h e poteva vantare di una potenza idrostatica 35 KW / 48 PS ( anno di costruzione circa 1978 ).




                                  ciao a tutti. lele

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                                  • roscipower
                                    Habilis (4)
                                    • Jan 2007
                                    • 205
                                    • bardonecchia

                                    #18
                                    Da cosa ne so io, di battipista artigianali se ne trovano già alla fine degli anni '50, ma il primo prodotto in serie fu il P15 nel 1964, anche se Prinoth due anni prima aveva prodotto una specie di prototipo, il P60 che non è mai entrato in commercio.
                                    Il P15 aveva come accessorio solo una tavola di legno con una banda metallica a contatto con la neve.
                                    Per quanto riguarda Leitner entrò in commercio nel 1970, ma a differenza di Prinoth prima produceva già trattori e impianti a fune.
                                    Volevo aggiungere inoltre che H380 a avuto motori sia benzina che diesel, prima aspirato poi turbo.I dati tecnici riportati si riferiscono alla versione diesel.

                                    DIMENSIONI
                                    Lunghezza massima:4100 mm
                                    Larghezza di lavoro:3800 mm
                                    Altezza massima:2200 mm
                                    Lunghezza della superficie di carica:1900 mm
                                    Larghezza cingoli:1630 mm
                                    Distanza Fra i due cingoli:400 mm

                                    PESI
                                    Peso veicolo:2200 Kg
                                    Carico utile 8 persone oppure:550 Kg
                                    Peso complessivo:2750 Kg

                                    PRESTAZIONI
                                    Pressione specifica al suolo:27g/cm²
                                    Capacità ascensionale su terreno soldo oltre:120%
                                    Diametro di sterzata:Ca.4m sul proprio asse
                                    Velocita variabile in modo continuo:0 - 22 Km/h

                                    MOTORE
                                    FIAT 804 - 4 tempi Diesel
                                    Cilindrata :3460 cc
                                    Numero cilindri in linea:4
                                    Iniezione diretta
                                    Potenza cav. SAE 90 a 3200 g/min
                                    Capacità olio motore:10.5 l
                                    Capacità radiatore con motore:15 l
                                    Consumo:7 - 9 litri/ora
                                    Capacità serbatoio:63 l
                                    Dinamo:24 V
                                    Batteri:2 x 12 V 88 A/h

                                    TRASMISSIONE
                                    Idrostatica


                                    FRENI
                                    Idrostatici e freno meccanico d'arresto

                                    ACCESSORI
                                    Lamiera dentata lisciante a pressione idraulica

                                    Per quello che succedeva prima che i gatti delle nevi venissero inventati posso dire che a Bardonecchia si usavano dei rulli tirati a mano fatti unendo una decina di copertoni riempiti di cemento e fino a quest'estate un marchingegno così era nascosto sul ghiacciaio del Sommeiller, ma adesso è stato pulito.

                                    Comunque Prinoth e Leitner, oggi unite, hanno contribuito sensibilmente all'evoluzione di queste macchine ad esempio la fresa è stata brevettata da Prinoth nel 1973.

                                    Saluto tutti.

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                                    • roscipower
                                      Habilis (4)
                                      • Jan 2007
                                      • 205
                                      • bardonecchia

                                      #19
                                      Come qualcuno può pensare sono abbastanza fissato con i dati tecnici e in effetti e vero. Per questo motivo volevo sapere qualcosa a riguardo del primo modello del T4 che per intenderci aveva la cabina meno spigolosa e con una fascia obliqua (penso in gomma) vicino alle portiere.
                                      Da qualche parte ho letto che la trasmissione era a catene, (ma mi sembra abbastanza improbabile), qulcuno sa dirmi di più?Grazie in anticipo!

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                                      • everest428
                                        Novicius (1)
                                        • Mar 2005
                                        • 28

                                        #20
                                        ciao a tutti!
                                        qualcuno ha delle informazioni sui battipista OMAN??
                                        @roscipower
                                        http://www.snow-groomer.com/displayi...lbum=64&pos=15 è una foto di un T4 gia con la nuova cabina. è possibile che quella trasmissione in mezzo sia fatta a catene...
                                        Last edited by everest428; 26-10-2007, 12:04.

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                                        • ido t4
                                          In ricordo +
                                          • Mar 2008
                                          • 86
                                          • Latisana

                                          #21
                                          Gironzolando per soffitte si trova sempre qualcosa...!!!!
                                          DIZIONARIO ENCICLOPEDICO DELL'ALPINISMO E DEGLI SPORT INVERNALI
                                          AUTORE: FULVIO CAMPIOTTI EDITORE: MURSIA EDIZIONE: Novembre 1970
                                          BATTIPISTA - Uomini appositamente reclutati nei centri invernali per battere artificialmente, con gli sci ai piedi, la neve fresca o appena caduta e preparare le piste di discesa, sia quelle destinate allo svolgimento di una gara sia quelle frequentate dalla massa che scia per puro divertimento. Generalmente i battipista sono i dipendenti delle società che gestiscono gli impianti di risalita e che quando non sono impegnati a battere la neve delle piste svolgono altri compiti, come, per esempio, la manutenzione delle piste, la segnalazione dei percorsi, il soccorso delle piste, la manutenzione degli impianti, il rastrellamento serale delle piste, eccetera. In certe stazioni invernali, dopo una improvvisa, abbondante nevicata, si trasformano in battipista, anche i maestri della locale scuola di sci, che prestano manforte ai battipista veri e propri. Oggi con l'avvento dei mezzi battipista il grosso del lavoro è fatto dalle macchine. Queste ultime comprimono e pressano la neve in tempo assai minore, ma non possono preparare delle piste perfettamente battute e levigate, per cui le stazioni invernali che vogliono presentare ai propri ospiti ottimi tracciati devono completare l'opera dei mezzi meccanici con quella dei battipista, i soli che possono veramente battere la neve in maniera soddisfacente.
                                          MEZZI BATTIPISTA - Veicoli speciali, muniti di cingoli, ideati e fabbricati negli ultimi anni per preparare le piste da sci. Si tratta di macchine chiamate per lo pi&#249; gatti delle nevi di varia concezione costruttiva. Si legge nella rivista "Sci" (Novembre 1967):< Purtroppo la grande maggioranza dei mezzi battipista sono usciti da fabbriche non esattamente specializzate in questo difficile settore e che non hanno una meticolosa conoscenza della materia e della estrema difficolt&#224; del compito che tali macchine dovrebbero assolvere. Molto opportunamente &#232; stato affermato che un mezzo battipista &#232; tale solo se consegue un risultato di esatto compattamento della neve fresaca e leggera, n&#232; troppo n&#232; troppo poco. Cio&#232; tale mezzo deve possedere si particolari doti di galleggiamento, ma &#232; controproducente se il mezzo &#232; troppo leggero. A tale esatta considerazione aggiungiamo che &#232; del tutto secondario e quasi di scarso valore che un certo veicolo riesca pi&#249; di un altro a superare una forte pendenza utilizzando soltanto la maggior leggerezza e quindi la pi&#249; bassa pressione specifica. In tale caso il veicolo sale di pi&#249;, ma non produce quel risultato a cui &#232; destinato; la battitura della neve per rendere sciabile la pesta>. Va notato che sovente i mezzi battipista pressano la neve senza per&#242; levigarne la superfice che si presenta in forma uguale a quella dei cingoli che l'hanno compressa, cio&#232; una fastidiosa successione di strisce in rilievo che il gelo indurisce e che agli sciatori costretti ad affrontarle fanno rimpiangere i tempi felici in cui la battitura delle piste veniva fatta in maniera pi&#249; soddisfacente da uomini con gli sci ai piedi appositamente mobilitati. Nella stagione invernale 1968-69 ha fatto la sua comparsa sulle nevi di casa nostra e di oltre frontiera un mezzo battipista, ideato da Ernesto Prinoth di Ortisei, che, stando almeno al suo costruttore, dovrebbe eliminare l'inconveniente delle piste compresse, ma non livellate e lisciate, dai cingoli e ci&#242; grazie a un moderno accessorio chiamato "Vibrolivellator" che pu&#242; essere agganciato facilmente alla parte posteriore del veicolo senza comprometterne in alcun modo la manovrabilit&#224;. Dopo la battitura con tale accessorio invece di ottenere una pista rullata come coi normali mezzi, si ottiene, secondo il Prinoth, una pista vibrata.

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                                          • Guest's Avatar
                                            WeSc95

                                            #22
                                            Mezzi battipista storici

                                            Salve, sapreste dirmi che mezzi battipista c'erano negli anni 80?

                                            grazie a tutti

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                                            • picci 89
                                              Junior (2)
                                              • Nov 2010
                                              • 87
                                              • Asiago

                                              #23
                                              ce n erano di tutti i colori direi(ah ah ah)..comunque come marche un pò di tutto,kass(in fondo in quegl anni il marchio PistenBully non c era o stava giusto prendendo piede),c erano i prinoth,i Ratrac,ecc ecc....però...gli anni 80 non sono poi molto distanti..ora i mici sono cambiati completamente perchè migliorati,ma il loro concetto di base rimane sempre il batter piste...quindi,cosa ti interessa sapere di preciso??

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                                              • spyderspiller
                                                Habilis (4)
                                                • Feb 2009
                                                • 202
                                                • VI

                                                #24
                                                Negli anno ottanta giravano i vari Prinoth Big, Junior, All,200, i Leitner LH 380, LH400 e poi Ratrac Kass eccetera.
                                                Poi in quegli anni nacquero il T4 che con varie modifiche restò in produzione fino agli anni 2000, il Leitner LH360 e 420, i vari PB 130-150-170 ed altri ancora.
                                                Secondo il mio parere personale proprio in quegli anni si cominciò a tracciare il solco dei battipista moderni, con l'arrivo di vari comandi elettroidraulici, cabine più comode eccetera...

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                                                • madmax
                                                  Senex (7)
                                                  • Sep 2007
                                                  • 859
                                                  • lugano-rovio

                                                  #25
                                                  Ciao!
                                                  se non sbaglio a metà anni '80 ci furono i primi verricelli frontali, e verso la fine di quegli anni i primi verricelli o argani a 360°.

                                                  Il mercato probabilmente proponeva più marche, oggi diminuite o assorbite dai marchi "principali".

                                                  In Svizzera circolavano anche i canadesi Bombardier Yeti, che sembravano super moderni!


                                                  ...sempre per la Svizzera si possono citare tanti marchi di cstruttori di autoveicoli pesanti o trattori, oggi scomparsi o che non costruiscono più gatti
                                                  - Rolba (Rolba-Ratrac), con il 260TT e i "modernissimi" 265 e 400

                                                  - Stahl


                                                  - Meili
                                                  - Guvil

                                                  ...ecc

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                                                  • madmax
                                                    Senex (7)
                                                    • Sep 2007
                                                    • 859
                                                    • lugano-rovio

                                                    #26
                                                    ciao!

                                                    qua un PB125 vecchio come il cucco


                                                    ...una volta, quando esisteva la Kässbohrer, chiusa nel 1995... tutti i PB (pisten bully) erano marcati Kässbohrer...

                                                    ma da sempre l'identificativo PB identifica il "prodotto" gatti delle nevi del marchio Kässbohrer... , che per esteso portavano la scritta pisten bully....

                                                    Oggi pistenbully è a tutti gli effetti il marchio del fabbricante (e non più solo l'identificativo del prodotto ;-) ), ma tutto deriva giustamente da Kässbohrer... come altresi giusto è dire che i gatti Kass sono sempre stati dei pistenbully (o comunque PB ;-))

                                                    ciaoooo!

                                                    P.S.: altri marchi "storici" scomparsi? Oman lavora ancora?

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                                                    • Zorro
                                                      Contributor (3)
                                                      • Feb 2006
                                                      • 127
                                                      • Cortina d'Ampezzo

                                                      #27
                                                      Il marchio è da sempre Kässbohrer, e lo è ancora oggi. Vedi qui: http://www.pistenbully.com/it/azienda.html

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                                                      • Lele
                                                        Sapiens (5)
                                                        • Sep 2005
                                                        • 484
                                                        • Lavizzara

                                                        #28
                                                        Si Madmax....credo tu stia facendo confusione....

                                                        La Kässbohrer non è mai stata chiusa, ma è passata da ditta "privata" ( Karl Kässbohrer ) ad una "SA" con azioni quotate in borsa......ma sempre Kässbohrer è....

                                                        l`identificazione del prodotto è rimasta uguale, come lo era già un tempo ovvero: Pisten Bully per i mezzi battipiste ed il Beach Tec per i mezzi di preparazione delle spiagge.

                                                        Un volta la Kässbohrer fabbricava principalmente Rimorchi per camion e Bus.....poi nel 69 ( inizio dei progetti nel 57 ) grazie ad una passione di Karl Kässbohrer, sono partiti con la produzione del primo Pisten Bully, da cui nome deriva da "lavoratore delle piste" e ciò per distinguerlo dagli altri prodotti Kässbohrer dell`Epoca come lo era SETRA per gli autobus K.

                                                        Ciaooo

                                                        Lele

                                                        Comment

                                                        • madmax
                                                          Senex (7)
                                                          • Sep 2007
                                                          • 859
                                                          • lugano-rovio

                                                          #29
                                                          Ciaooo!

                                                          ....sarà un gira e rigira di parole... ma la Kässbohrer (ditta e quindi marchio) è stata chiusa nel 1995....

                                                          La ditta produceva diversi veicoli, tra cui veicoli da lavoro, veicoli frigoriferi, bus, ecc... questo ad opera giustamente di Karl Kässbohrer ;-)

                                                          Karl Kässbohrer muore ne 1922, la Kässbohrer (la ditta Kässbohrer) non fabbrica gatti delle nevi.

                                                          I figli Otto e Karl junior tirano avanti la ditta del padre e "brevettando" la struttura autoportante costruiscono i pulman di nuovo concetto costruttivo, sviluppando la Kässbohrer-setra (setra = selbsttragend = autoportante). Negli anni '30 in collaborazione con le ditte Peter e Schmidt sviluppano anche il programma "lame da neve" e "rimorchi". Poi dagli anni '60 anche il programma PB.

                                                          Negli anni seguenti la ditta si è specializzata nei vari rami.

                                                          Oggi la Kässbohrer non esiste più.

                                                          esiste la Kässbohrer Geländefahrzeug AG che è una società che vende il marchio PB (pistenbully), flexmobile, beach tech...

                                                          infatti i gatti si trovano sotto http://www.pistenbully.com/it/azienda.html (zorro, c'è scritto pistenbully non Kässbohrer)

                                                          ... la "ditta" Kässbohrer è questa http://www.kaessbohrer.com/


                                                          ho scritto:
                                                          Oggi pistenbully è a tutti gli effetti il marchio del fabbricante (e non più solo l'identificativo del prodotto ), ma tutto deriva giustamente da Kässbohrer... come altresi giusto è dire che i gatti Kass sono sempre stati dei pistenbully (o comunque PB )
                                                          e la cosa mi sembra sia che corretta....

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                                                          • picci 89
                                                            Junior (2)
                                                            • Nov 2010
                                                            • 87
                                                            • Asiago

                                                            #30
                                                            si esatto,è stata divisa in PB che fa battipista e atrezzi per spiaggie,Setra che si occupa di bus, e poi il ramo che produce rimorchi..ciò che non so è che se sia effettivamente chiusa!questo perchè,anche sui nuovi battipista,il logo K rimane,benchè si sia "sciolta"..quindi si, il marchio Pisten Bully è effettivamente il nome della fabbrica che produce battipista,ma la ditta madre kass in qualche modo deve centrare ancora..a differenza però dei bus che portano esclusivamente il marchio Setra mi sembra..ma potrei sbagliarmi

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                                                              Habilis (4)
                                                              • Oct 2008
                                                              • 228
                                                              • Roma

                                                              #31
                                                              ...quando si parla di mezzacci di madmax ci si puo fidare :D

                                                              a proposito di che anni sono quei battipista un po artigianali fatti a volte con la cabina dell'ape della piaggio? ne ho visti un po in giro ma naturalmente non in funzione e in localita' piccole..sarebbe interessante aprire una discussione anche su questi mezzi(o forse e' gia stata aperta)...

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                                                              • Zorro
                                                                Contributor (3)
                                                                • Feb 2006
                                                                • 127
                                                                • Cortina d'Ampezzo

                                                                #32
                                                                Sarà, per me non è mica un problema, ma la K che sta sotto al centro della cabina secondo te cosa sta a significare? E come mai sui componenti come pompe, riduttori, motori idraulici ecc, c'è la targhetta metallica con la scritta Kässbohrer? Sul link da me postato vai a piè pagina a vedere l'intestazione della ditta, non guardare il nome del sito. Noi le fatture le paghiamo alla Kässbohrer Geländefahrzeug AG, non alla Pisten Bully. Domani se vuoi ti faccio una scansione del certificato di conformità di una nostra macchina e poi mi dici tu di che "marca" è.
                                                                Ciao

                                                                Comment

                                                                • madmax
                                                                  Senex (7)
                                                                  • Sep 2007
                                                                  • 859
                                                                  • lugano-rovio

                                                                  #33
                                                                  Ciao ciao!

                                                                  no problems! Sono intervenuto apportando un mio contributo ad una piccola discquisizione avvenuta nella prima paginata.... poi va beh , con tutto il rispetto per tutti, chi vuol capire capisca, altrimenti tutti liberi di pensare come si vuole...;-)

                                                                  oggi, pistenbully è un marchio, per i fans dei gadgets si può accedere al "pistenbully" shop non al Kässbohrer shop....
                                                                  beach tech è un marchio, http://www.beach-tech.com/en.html
                                                                  flexmobile è un marchio, ecc ecc

                                                                  tutti sotto la società cappello della Kässbohrer Geländefahrzeug AG, non della Kässbohrer che come già fatto notare è questa http://www.kaessbohrer.com/ e non produce più gatti delle nevi....

                                                                  per zorro e per gli scettici ...

                                                                  Sul link da me postato vai a piè pagina a vedere l'intestazione della ditta, non guardare il nome del sito.
                                                                  ma come non guardare il nome del sito... che è il marchio?

                                                                  allora: dal 2008 (penso) la ditta Formatic è passata sotto la società cappello della Kässbohrer Geländefahrzeug AG.

                                                                  Ma il marchio e ditta Formatic restano come tali...
                                                                  come pure i modelli proposti.
                                                                  ...è sempre Formatic che costruisce, che vende e che incassa... Kässbohrer Geländefahrzeug AG amministra ( e probabilmente ci mette la K nelle fatture!)

                                                                  Il web site attuale di formatic assomiglia a quello di pistenbully, probabilmente dopo il restyling il web master è lo stesso ....
                                                                  a piè pagina compare la K


                                                                  ma da qua a dire
                                                                  Kässbohrer GT 450 in luogo di Formatic GT 450 è lunga....(...è concesso Formatic GT 450 by Kässbohrer Geländefahrzeug AG ;-)) Che poi ci siano pezzi in comune è lo standard al giorno d'oggi

                                                                  Come General Motors, che è la società cappello dei marchi
                                                                  Bedford, Buick, Cadillac, Chevrolet, Daewoo, GMC, Holden, Pontiac, Saturn e Opel

                                                                  ... non mi permette dire GM Corvette in luogo di Chevrolet Corvette

                                                                  ... e questo anche se sulla fattura e il certificato di conformità mi ritrovo con tutta probabilità il logo della società GM

                                                                  Domani se vuoi ti faccio una scansione del certificato di conformità di una nostra macchina e poi mi dici tu di che "marca" è
                                                                  ok?

                                                                  Quindi non necessito della scansione ;-), grazie!

                                                                  ...ripeto anche che la "vecchia" ditta Kässbohrer vendeva i gatti delle nevi come esempio:
                                                                  - Kässbohrer PB 100 DR
                                                                  dove Kässbohrer (marchio) PB (genere del prodotto, in questo caso Pisten Bully) 100 (numero di identificazione del modello) DR (altre particolarità, ev luogo di costruzione)

                                                                  ....i pulman , per esempio:
                                                                  - Kässbohrer S 120 EV
                                                                  dove Kässbohrer (marchio) S (genere del prodotto, in questo caso pulman da SETRA, quindi con carrozzeria autoportante) 120 (numero di identificazione del modello) EV (altre particolarità)

                                                                  ecc ecc ...

                                                                  oggi acquisto un:
                                                                  Pistenbully (marchio) --- (modello)

                                                                  poi appunto... non perdiamoci via in queste cose... tante discussioni hanno voltato male per divagazioni del genere che perdono di vista l'obiettivo principale

                                                                  beh, riassumendo, sono convinto di non sbagliare e non fare confusione dicendo che:
                                                                  - la ditta Kässbohrer http://www.kaessbohrer.com/ non produce più gatti delle nevi;
                                                                  - che
                                                                  Oggi pistenbully è a tutti gli effetti il marchio del fabbricante (e non più solo l'identificativo del prodotto ), ma tutto deriva giustamente da Kässbohrer... come altresi giusto è dire che i gatti Kass sono sempre stati dei pistenbully (o comunque PB )
                                                                  ok?
                                                                  Last edited by madmax; 09-03-2011, 09:35.

                                                                  Comment

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                                                                    Habilis (4)
                                                                    • Jan 2008
                                                                    • 348
                                                                    • Forni di Sopra ( Udine )

                                                                    #34
                                                                    Guardate che nessuna ditta Kassboher e' stata mai chiusa ma dal 1995 diviasa nei suoi rami aziendali di produzione e messa in vendita quotandola in borsa : rimorchi e cisterne ora sono della Kogel e non hanno piu' la K come stemma , i bus SETRA ora sono della Mercedes e non anno piu' la K come stemma solo SETRA , i Pisten Bully sono della Kassbohrer Gelandefahrzeug AG e conservano lo stemma K . Poi e' vero Zorro anche io pago le fatture alla Kassbohrer Gelandefahrzeug AG Italia e non alla PB .

                                                                    Comment

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                                                                      Contributor (3)
                                                                      • Feb 2006
                                                                      • 127
                                                                      • Cortina d'Ampezzo

                                                                      #35
                                                                      Madmax, sono daccordo con te, Pisten Bully è un marchio, ma non la marca. Forse è su questo che ci fraintendiamo, tu intendi una cosa ed io un'altra. Vedi anche la Vespa è un marchio registrato , esattamente come PistenBully, ma la marca è Piaggio. Diciamo che la situazione è un po' come la Lamborghini, c'è chi fa automobili e c'è chi fa trattori , ma entrambi usano lo stesso identico logo del toro scalpitante, perchè entrambe hanno la stessa identica origine. Per la Kässbohrer è successa la stessa cosa, sempre K sono.
                                                                      Ciao

                                                                      Comment

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                                                                        Senex (7)
                                                                        • Sep 2007
                                                                        • 859
                                                                        • lugano-rovio

                                                                        #36
                                                                        ...a questo proposito faccio un ultimo intervento...

                                                                        chiedendo però gentilmente di leggere per intero i miei precedenti messaggi e magari facendo click sui link che ho messo

                                                                        ...e lasciatemi dire che stimo e invidio chi per professione ha a che fare con i gatti (a parte quando si pagano le fatture ;-)). Ma da appassionato che sono, se pur con poche ore di pratica all'attivo... mi interesso al settore....

                                                                        Guardate che nessuna ditta Kassboher e' stata mai chiusa ma dal 1995 diviasa nei suoi rami aziendali di produzione
                                                                        tratto dal web site della Pistenbully si legge:

                                                                        1994 Il settore dei veicoli fuoristrada della ex Karl Kässbohrer Fahrzeugwerke GmbH si trasforma in un’azienda autonoma.
                                                                        - la ditta Kässbohrer originale è chiusa, si legge ex davanti a Kässbohrer
                                                                        - si trasforma in azienda autonoma (Kassbohrer Gelandefahrzeug AG), quindi non più Kässbohrer, che gestisce i marchi Pistenbully, beach-tech, flexmobile e poi Formatic

                                                                        rimorchi e cisterne ora sono della Kogel e non hanno piu' la K come stemma
                                                                        per favore click su http://www.kaessbohrer.com/ , poi italiano, poi eventualmente prodotti oppure credere e guardare l'immagine:


                                                                        c'è la K, per esteso è scritto Kässbohrer tout court, fabbricano rimorchi ecc, ma non gatti delle nevi.

                                                                        Formatic vende Formatic.
                                                                        Formatic sta sotto la Kassbohrer Gelandefahrzeug AG, e nel web site compare la K


                                                                        come
                                                                        Pistenbully vende Pistenbully
                                                                        Pistenbully sta sotto la Kassbohrer Gelandefahrzeug AG

                                                                        che tu compri Pistenbully o Formatic con tutta probailità la fattura riporterà Kassbohrer Gelandefahrzeug AG

                                                                        Una volta era Kassbohrer e basta....

                                                                        per Rgancho ...

                                                                        questo ?

                                                                        Comment

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                                                                          Novicius (1)
                                                                          • Jun 2010
                                                                          • 19

                                                                          #37
                                                                          Guardate questo Leitner in uso presso l'impianti al Passo delle Radici.
                                                                          Sono stato a farci un giro e vi assicuro che va sempre benissimo.
                                                                          Purtroppo la fresa non garantisce un'ottima battitura.



                                                                          [/IMG]

                                                                          Comment

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                                                                            Novicius (1)
                                                                            • Jun 2010
                                                                            • 19

                                                                            #38
                                                                            Penso 1984 o 1985 ma sarò più preciso. In Garfagnana ce n'è un altro uguale e identico tutt'ora in uso presso le Sciovie Careggine.
                                                                            Come meccanica e motore vanno benissimo.

                                                                            Comment

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                                                                              Senex (7)
                                                                              • Sep 2007
                                                                              • 859
                                                                              • lugano-rovio

                                                                              #39
                                                                              ciao!
                                                                              @Rgancho e tritolo... addirittura dovrebbe essere del 1970 ;-)



                                                                              guardate qui

                                                                              per l'LH420 tante foto qua

                                                                              ciaooo!

                                                                              Comment

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                                                                                Novicius (1)
                                                                                • Jun 2010
                                                                                • 19

                                                                                #40
                                                                                Caspita! Può darsi che chi mi ha detto 1984 - 1985 avesse capito l'anno in cui l'ha acquistato
                                                                                e non l'anno di fabbricazione. Non mi sembravano mezzi così vecchi.

                                                                                Comment

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                                                                                  Senex (7)
                                                                                  • Sep 2007
                                                                                  • 859
                                                                                  • lugano-rovio

                                                                                  #41
                                                                                  Già ;-)!

                                                                                  per il Leitner Hydrotrac.... piuttosto vecchiotto! E in più è proprio la descrizione
                                                                                  quei battipista un po artigianali fatti a volte con la cabina dell'ape della piaggio
                                                                                  che richiama subito alla mente questo gatto ;-)

                                                                                  i dati dovrebbero essere più che attendibili, infatti gatto e targa si trovano nel capannone della Leitner :-)

                                                                                  ciaooo!

                                                                                  Comment

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                                                                                    Veteran (9)
                                                                                    • Nov 2007
                                                                                    • 1530
                                                                                    • Busto Arsizio

                                                                                    #42
                                                                                    Anche al Mottarone c'è un LH 420, come quello delle foto qui sopra. A volte il gatto è ancora utilizzato, anche se non molto frequentemente. Sempre al Mottarone, anche se non più utilizzati ci sono un Prinoth Big Turbo (o almeno i suoi resti) e un T4S prima serie, che non ha più i cingoli.

                                                                                    Comment

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                                                                                      Habilis (4)
                                                                                      • Jan 2008
                                                                                      • 348
                                                                                      • Forni di Sopra ( Udine )

                                                                                      #43
                                                                                      Ho usato tanti anni il LEITNER LH 420 , e' una macchina ben riuscita , qui a Forni di Sopra ne avevamo tre . Se avesse avuto la fresa basculante e non fissa al telaio del mezzo sarebbe ancora una macchina attuale sia per le soluzioni idrauliche ed elettroniche che ha ( molto semplici ed affidabili) sia per il desing moderno. La cabina e' un po stretta ma essenziale e silenziosa , migliore nella ultima serie con quei venti centimetri di larghezza in piu'. Con i suoi 250 HP all' epoca era una macchina potente e a spingere neve artificiale non si tirava indietro. Il probblema della fresa fissa era stato risolto dalla ditta Paian che distribuiva in Francia queste macchine per Leitner , a quelle che ritiravano per revisione o trasformavano per centri di sci nordico montavano un braccio di sollevamento fresa modificato che appunto era basculante come quello delle macchine attuali , mi ricordo di aver visto solo in foto queste modifiche poi con l' avvento del LH500 queste macchine finivano all' estero specialmente paesi dell' est Europa. Piu' fortunata invece era la serie LH 360 che essendo piu' piccola ha piu' mercato come macchina usata.

                                                                                      Comment

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                                                                                        Novicius (1)
                                                                                        • Jun 2010
                                                                                        • 19

                                                                                        #44
                                                                                        Chi possedeva l' LH 420 ha preferito comunque tenerselo anche quando ha acquistato un'altra macchina, così
                                                                                        mi diceva un rivenditore Prinoth. Dopo un certo numero di anni non c'è effettivamente convenienza
                                                                                        economica a dare in permuta un mezzo così, meglio tenerlo come secondo mezzo.
                                                                                        Rispetto ai mezzi odierni, tra le altre cose, cè anche il fatto che LH 420 consuma
                                                                                        25 l/h di gasolio, almeno sulle piste del Passo delle Radici. Veniva fabbricato anche con vericello
                                                                                        oppure no? Perchè, ad esempio, sempre sulle piste del Passo delle Radici, questa mancanza
                                                                                        comporta che le piste vengano battute solo in discesa. Date le pendenze, se c'è poca neve si rischia in salita
                                                                                        di fare dei grossi solchi sulla pista.

                                                                                        Comment

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                                                                                          Senex (7)
                                                                                          • Sep 2007
                                                                                          • 859
                                                                                          • lugano-rovio

                                                                                          #45
                                                                                          ciao!

                                                                                          sempre per il Leitner Hydrotrac, è rimarchevole il fatto che abbia già la trasmissione idraulica ;-)

                                                                                          Basti pensare che la "grande Novità" di Kässbohrer l'anno prima era proprio il puntare su quel genere di trasmissione!

                                                                                          All'epoca lo stato dell'arte era ancora per la maggiore motore a benzina-cambio manuale-differenziale (più o meno "elaborato")- freni. I cingolati erano sicuramente più veloci... ma forse meno adatti per il solo intrattenimento delle piste ;-)

                                                                                          ciaooo!

                                                                                          Comment

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                                                                                            Habilis (4)
                                                                                            • Jan 2008
                                                                                            • 348
                                                                                            • Forni di Sopra ( Udine )

                                                                                            #46
                                                                                            Un LH400 e un Lh 420 compaiono nel film "Mia moglie e' una Bestia " girato granparte a Cervinia , film anni 80' con Gerry Cala'. Per madmax : il prototipo del Hidrotrac non e' stato realizzato dalla Leitner ma da Adolf Pichler e Karl Herbst di Merano ,poi presentato alla Leitner che dopo un estate intera di prove sullo Stelvio ( siamo nel 1970 ) ne aquisisce la produzione mentre la ditta Herbst & Pichler si occupera' della distribuzione del mezzo in Italia e stati confinanti. Questo possiamo dire sia il primo battipista Leitner . Segue poi il modello H380D (90HP con motore diesel Fiat e trazione idrostatica con pompe Sauer ) , nel 1977 l' H380DT ( stesso telaio , cabina leggermente differente ma sempre a tre posti , motore Fiat diesel Turbo 115HP ne avevamo uno e posso dire che e' il primo gatto che ho guidato) . Nel 1978 si aggiunge al modello H380DT che aveva gia' fresa e lama anteriore i modelli H390DT ( motore Fiat turbo da 145HP) , e l' H400DT nelle due versioni 170 e 250 HP con cabina uguale al 380 , motori sempre Fiat Turbo pompe e motori idaulici Hidromatik ( quello 250 HP lo abbiamo ancora e lo usiamo per trasporti e traini ). Poi nel 1980 Il primo H400DT con nuovo desing della Bruno Giardino cabina super spaziosa a tre posti ma con guida sempre a leve con cordini ( anche questa macchina l' abbiamo avuta ) , in seguito nel 1982 LH 400 DT questo aveva la guida sempre a leve ma idrauliche come il 420 . Fine prima punteta battipista Leitner .

                                                                                            Comment

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                                                                                              Habilis (4)
                                                                                              • Oct 2008
                                                                                              • 228
                                                                                              • Roma

                                                                                              #47
                                                                                              Originally posted by madmax View Post
                                                                                              ciao!
                                                                                              @Rgancho e tritolo... addirittura dovrebbe essere del 1970 ;-)
                                                                                              haahahahaah

                                                                                              grazie per le info

                                                                                              beh pensavo fosse un po piu recente ma solo che fosse un qualcosa semiartigianale e invece e' addirittura della leitner.
                                                                                              e ha un 2000 cc di motore?

                                                                                              perche ne ho visti un paio in giro ,ora sicuramente ne e' rimasto solo uno(di quelli che ho visto) abbandonato nel bosco verso pizzoferrato a valle del sole ma non ricordo la marca.se ci capito gli dovro' fare qualche foto...

                                                                                              http://www.snow-groomer.com/thumbnails.php?album=115

                                                                                              Comment

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                                                                                                Habilis (4)
                                                                                                • Feb 2009
                                                                                                • 202
                                                                                                • VI

                                                                                                #48
                                                                                                Nell' LH 400 DT che c'è a Cesuna (cabina a tre posti leve in mezzo al sedile) il motore è marchiato Volvo Penta. Possibile???

                                                                                                Comment

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                                                                                                  Senex (7)
                                                                                                  • Sep 2007
                                                                                                  • 859
                                                                                                  • lugano-rovio

                                                                                                  #49
                                                                                                  ciaooo!
                                                                                                  Grazie Igor Forni per le info ;-)

                                                                                                  L'Hydrotrac delle foto (H320) dovrebbe essere postumo alla realizzazione del prototipo di Adolf Pichler e Karl Herbst...

                                                                                                  dovrebbe trattarsi proprio della prima serie Leitner :surprised:

                                                                                                  come giustamente dici tutto nasce da un prototipo di Adolf Pichler e Karl Herbst... come si legge pure in questo passaggio

                                                                                                  Insieme, Herbst e Pichler impegnano le loro energie a sviluppare un prototipo, che veniva presentato alla Leitner, allora in piena espansione sul fronte dello sviluppo tecnico degli impianti a fune.
                                                                                                  Nasce così una fattiva collaborazione con l’azienda di Vipiteno che, intravedendo l’opportunità di sviluppare ulteriormente i suoi rapporti commerciali con gli imprenditori delle stazioni invernali, acquista e sviluppa il progetto, affidando ai due inventori” la distribuzione in tutta Italia e nei vicini stati confinanti dei propri mezzi battipista. Nasce così la Herbst&Pichler. Karl ricorda con piacere la presentazione della prima macchina con la nuova trazione sviluppata da Leitner nel 1970 sulla base del prototipo concepito con l’amico Adolf, battezzata con le nevi del ghiacciaio dello Stelvio, dove viene testata con successo.
                                                                                                  [vedi qua ;-)]

                                                                                                  dal '70 quindi, e soprattutto se reca la targhetta H320, dovrebbe essere "produzione di serie Leitner" non più prototipo...

                                                                                                  Si legge anche (tradotto dal tedesco )

                                                                                                  Nel settore dei battipista Leitner ha iniziato nel 1968, con lo sviluppo di prototipi con la caratteristica della trazione anteriore. Tra il 1967 e il 1969 iniziò la prima produzione in serie dell’Hydrotrac. L’H 320 con trazione idrostatica. Motorizzato con 98 CV. Nel 1972/73 arriva sul mercato il nuovo modello H 380. Prima con la scelta del motore a benzina o diesel, poi Leitner decide per una serie di motori diesel nuovi ed equipaggia gli H 380 con un Fiat turbo diesel (115 CV).
                                                                                                  ciaooo!

                                                                                                  Comment

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