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Seggiovia 3CLF Leitner "Gran Comba" Sauze d'Oulx (TO)

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  • Martagon
    Sapiens (5)
    • Aug 2004
    • 434
    • Milano - Sauze d'Oulx
    • Collaboratore stazioni sciistiche Val di Susa

    Seggiovia 3CLF Leitner "Gran Comba" Sauze d'Oulx (TO)

    Foto risalenti al 13-15 anni fa, quando era la seconda seggiovia più nuova di Sauze (dopo la nuova SGA4 Sportinia)







    ciao
  • Skywalker
    Veteran (9)
    • Jun 2004
    • 1609
    • Milano

    #2
    L'impianto come scritto altrove è stato realizzato nel 1986 dalla società Monte Genevris spa. Sarebbe interessante conoscere la sua sorte visto che altrove si vociferava di un possibile smantellamento, a oggi è infatti utilizzato molto al di sotto della sua capacità (la zona non ha innevamento programmato quindi molto spesso è chiusa)e ha pochissimi passaggi.

    Dati tecnici:
    "Gran Comba-Richardet Superiore"
    lunghezza m.1420
    potenza motrice CV 279
    portata oraria p/h 1741

    Comment

    • Sting
      Sapiens (5)
      • Dec 2007
      • 411
      • Cantalupa (TO), Olbia (OT)

      #3
      Sono stato sul posto un mesetto fa e l'ho trovata smontata per la pausa estiva, con le seggiole ordinatamente depositate nella stazione di partenza.



      Nulla quindi che possa pensare a lavori in corso (smantellamento?), dato che la rete arancione è messa con ogni probabilità solo per dissuadere dall'accesso nella zona della stazione.

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      • FE
        FE
        Heroicus (8)
        • Jul 2005
        • 1100

        #4
        Sicuramente rimarrà in funzione finché potrà girare lo skilift Chardonnet, cioè 1 anno sicuro, più le proroghe.

        Comment

        • Sting
          Sapiens (5)
          • Dec 2007
          • 411
          • Cantalupa (TO), Olbia (OT)

          #5
          Originally posted by FE View Post
          Sicuramente rimarrà in funzione finché potrà girare lo skilift Chardonnet, cioè 1 anno sicuro, più le proroghe.
          Se non ricordo male la partenza dello Chardonnet è raggiungibile anche tramite le piste alte...quindi volendo potrebbe "vivere" anche senza la Gran Comba.
          Certamente (ed è quello che credo intenda tu) senza Chardonnet la Gran Comba non avrebbe più senso! Tra l'altro penso che almeno uno degli Chardonnet (il destro) potrà ottenere proroghe abbastanza consistenti, visto che almeno quest'anno non è stato utilizzato.
          Last edited by Sting; 25-08-2008, 20:08.

          Comment

          • FE
            FE
            Heroicus (8)
            • Jul 2005
            • 1100

            #6
            Certamente, anche se l'arroccamento della Gran Comba è molto usato dai turisti che vengono a sciare in giornata. Se ci fosse una convenienza tale da rendere possibile il rinnovo di vita tecnica di almeno una delle linee dello Chardonnet, nel 2016 si potrebbe anche fare la revisione trentennale alla Gran Comba (come è stato fatto senza problemi alla Rocce Nere e alla Treceira negli scorsi anni) e tenerla altri 10 anni.
            Temo però che sarà difficile.

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            • zuwoka
              Junior (2)
              • Feb 2005
              • 90
              • Bra (CN) - Sestriere
              • "Never in the field of human conflict was so much owed by so many to so few." Sir Winston Churchill

              #7
              Io penso che, molto probabilmente, il destino della Gran Comba sia segnato.

              Purtroppo, è un impianto su cui secondo me convergono più motivi di antieconomicità, a causa dei quali un comprensorio che già non naviga nell'oro come la Vialattea non può permettersi di mantenere, specialmente in anni di vacche magre come questi...

              1) E' un'impianto di arroccamento, non più servito da alcune pista, e questo è già una quasi garanzia di girare in perdita, perchè impianti di questo tipo sono frequentati solo al mattino ed al pomeriggio. Infatti, arrivando da Sestriere al Genevris mai prima delle 11, mi ricordo di aver visto sempre pochissimi sciatori scendere da quell'impianto. ALcuni giorni, mentre mangiavamo qualcosa al vicino rifugio, per tutta la durata della sosta l'impianto non era utilizzato da anima viva. Tra l'altro anche quel rifugio ha purtroppo chiuso i battenti (memorabili le porzioni di polenta concia e con selvaggina, sigh!), segno della scarsa frequentazione della zona. Considerata la quota e l'esposizione del tracciato della seggiovia, una pista potrebbe essere ripristinata solo con un impianto di innevamento artificiale con i fiocchi, e personalmente io spenderei quei soldi per settori più nevralgici del comprensorio, ad esempio le già citate 12, 16 e Gran Pista.

              2) Oltre ad èssese un arroccamento, la Gran Compa ha anche il difetto di non partire dal centro di Sauze, ma da una frazione: questo rende il suo utilizzo ancora più ridotto, quindi immagino che le perdite di esercizio per questo impianto siano molto, molto pesanti.

              3) La zona del Genevris è già di per sè poco frequentata, perchè l'esposizione e la mancanza di un impianto di innevamento programmato ne limitano l'apertura solo in periodi di condizioni favorevoli dell'innevamento.

              Comunque, il settore del Genevris rappresenta una delle zone più belle ed incantevoli della Vialattea, con le sue piste "vecchio stampo" che si snodano, estremamente varie e divertenti, dai cucuzzoli di alta quota a rilassanti boschi di conifere. E' una di quelle zone "periferiche", come Pariol a Sansicario, com'era Grangesises a Sestriere e per chi come me continua a scenderci imperterrito, per piste che da Sagna Longa e Claviere scendono fino a Rafuyel. Questa secondo me è la grande ricchezza ed unicità della Vialattea, che affianca grandi tracciati olimpici a piste tranquille e semideserte, dove puoi sciare da solo per decine di minuti.

              Secondo me è fondamentale cercare di conservarle, perchè rappresentano un valore aggiunto che, con una politica turistica èiù efficace, molti turisti potrebbero apprezzare. Però, mantenere queste aree poco frequentate (e poco redditizie) ha un costo... se il costo è la triste, ma necessaria eliminazione di impianti francamente poco utili come la Gran Comba, secondo me va pagato.

              Questi sono anche i retaggi degli effetti negativi di una gestione frammentata del comprensorio di Sauze: nel 1986 si costruiva questa triposto su un tracciato non certo fondamentale, mentre nel Vallone del Rio Nero ancora quest'inverno andavamo avanti con i soliti skilift...

              Scusate la prolissità :-) ...

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              • Sting
                Sapiens (5)
                • Dec 2007
                • 411
                • Cantalupa (TO), Olbia (OT)

                #8
                Anch'io vedo nubi nere nel futuro della Gran Comba, soprattutto alla luce delle dichiarazioni della VL, che indicano il Genevris come un'area in forte perdita.
                Ritengo che potranno sopravvivere solo gli impianti che non necessitino di particolari investimenti. Proviamo a tracciare un quandro della situazione:

                Moncrons: è relativamente nuovo (1991), quindi non dovrebbe correre rischi.
                Tuassieres: è un pezzo da museo (1970), ma anche lui con il rinnovo di vita tecnica (2000?) dovrebbe avere le spalle coperte.
                Chardonnet: costruiti nel 1979, sono vicini alla scadenza della vita tecnica; tuttavia, già nella passata stagione il destro non è stato usato, quindi ha ragionevolmente "guadagnato" un anno di vita tecnica; se tale accorgimento fosse stato adottato anche in altre stagioni passate (qualcuno se lo ricorda?) la vita tecnica con un solo skilift in funzione dovrebbe potersi allungare ancora di diversi anni.
                Baby Genevris: Penso che risalga alla fine degli anni '70 (le referenze Marchisio sono vaghe), per cui è in una situazione simile allo Chardonnet (anche lui non è stato usato almeno per la passata stagione). Situazione aggravata dalla chiusura del vicino rifugio nominata da Zuwoka (dove si "rifugerebbe" un genitore non sciatore che portasse il pargolo a sciare sul Baby Genevris?)
                Costapiana: Mi è sembrato decisamente nuovo (qualcuno sa quando è stato costruito?), ma dubito possa sopravvivere se non "alimentato" da uno Chardonnet.
                Gran Comba: Se vogliamo, è l'impianto "più eliminabile" di tutti (per quanto mi possa personalmente dispiacere la cosa), visto che i pochi sciatori del Genevris, quelle poche volte l'anno in cui è aperto, possono raggiungere la zona in altro modo: la sua eliminazione non si "porterebbe dietro" nessun altro impianto. Inoltre, è l'unica seggiovia: più elettricità, più personale, più costi di manutenzione.

                Dubito che l'anno prossimo la Gran Comba apparirà sulle cartine della VL: speriamo solo che si decida di non smantellarla, ma lasciarla inattiva (funi senza seggiolini) in attesa di tempi migliori.

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                • Skywalker
                  Veteran (9)
                  • Jun 2004
                  • 1609
                  • Milano

                  #9
                  Tuassieres ha fatto il rinnovo di vita tecnica nel 2002.
                  Il Baby Genevris dovrebbe essere quello segnato nel 1978, coetaneo del vecchio Basset.
                  Il Costapiana è stato rifatto completamente nel 1998.

                  Per i due Chardonnet sicuramente i gestori potranno chiedere proroghe per gli anni di inattività dovuti alla mancanza di neve. Tra l'altro, non so se avete notato nelle foto di Sting, ma il destro ha la puleggia motrice di costruzione Doppelmayr

                  La Gran Comba a mio parere per quest'anno sarà ancora lì...staremo a vedere probabilmente la smantelleranno insieme agli impianti del Rio Nero la prossima estate.

                  Comment

                  • zuwoka
                    Junior (2)
                    • Feb 2005
                    • 90
                    • Bra (CN) - Sestriere
                    • "Never in the field of human conflict was so much owed by so many to so few." Sir Winston Churchill

                    #10
                    Aggiungo all'ottima analisi di Sting, che volendo anche il Costapiana sarebbe eliminabile: il rientro dalle piste del Genevris sarebbe comunque garantito dalla stradina che parte più a valle, e che attraversando il bosco riporta al Clotes.

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                    • martino
                      Habilis (4)
                      • Feb 2008
                      • 264
                      • Rivoli (TO) /St.Pölten (Niederösterreich, Austria)

                      #11
                      Ciao a tutti,

                      seguo con moltissimo interesse questa discussione...
                      Sicuramente, se bisogna razionalizzare, potrebbe darsi che davvero la Gran Comba-come minimo-venga tenuta inattiva in vista di tempi migliori. Infatti, devo dire che, sí gli sciatori possono salire al Genevris utilizzando l´arroccamento Clotes-Pian della Rocca, ma che sicuramente chi ha la casa nelle vicinanze dell´impianto lo usa (non é esattamente cosí lontano dal centro, ci sono parecchi condomini, ad es. un amico di famiglia aveva un alloggio proprio a due passi e quando andavamo a sciare sul Genevris nei fortunati anni 1994, 1995 (tra l´altro ancora con tutti i "compianti" skilift Primo Sole, Lago Pilone, Lago Nero, ecc.) e l´anno nevosissimo del 1997, si usava sempre la Gran Comba per la risalita, non avremmo mai pensato di prendere l´auto per andare a Prariond o scarpinare fino alla partenza del Clotes- camminata che spesso ci facevamo giá al rientro...Qualche volta scendevamo volentieri in fuori pista attraverso i boschi del Grand Villard...Naturalmente, massima attenzione e non certo con ritmo frenetico...Bellissimi tempi comunque...
                      Forse l´eliminazione fisica dell´impianto potrebbe comunque influenzare anche un po´il mercato immobiliare...Va bene che ultimamente gira 2 settimane sí e 3 anni no e che certo per i proprietari delle case non é un problema fare qualche km in piú, peró é comunque l´arroccamento piú vicino alle belle zone residenziali della Richardette e Grand Villard...
                      Spero comunque--Piccolo OT che nessun gestore decida di chiudere totalmente l´area del Genevris "oltre il Moncrons" (che a volte funziona indipendentemente dagli altri skilift perché é il piú vicino a Pian della Rocca e il piú alto come quota) perché per la bellezza delle piste e la tranquillitá merita di essere mantenuta...Qui in Austria le stazioni con atmosfera un po´d´antan o comunque lontano dalle masse hanno una clientela di tutto rispetto...Ma appunto, anche la promozione turistica ha un´impostazione ben diversa e anche stazioncine con solo un paio di piste e impianti vecchiotti hanno un sito internet che ne esalta tutti i pregi legati al fatto di non essere zone con megaimpianti: tranquillitá, niente code, piste immerse nella natura, un´offerta gastronomica decente per venire incontro alla clientela, che spesso e volentieri si concede una pausa a bordo pista...

                      Mi spiace non poter postare qualche foto della Gran Comba con la neve, ai tempi in cui non si parlava di crisi, purtroppo sono in qualche cassetto in casa dei miei, a 1000 km di distanza e non hanno neanche uno scanner...
                      Attendo comunque con trepidazione qualche altra novitá...

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                      • FE
                        FE
                        Heroicus (8)
                        • Jul 2005
                        • 1100

                        #12
                        Grazie del tuo contributo! Magari, quando torni in Italia a trovare i tuoi puoi tentare di recuperare per noi le foto degli anni d'oro del Genevris.

                        Ovviamente il discorso sul recupero di questa zona è molto complesso; per ora comunque si potrebbero tirare più a lungo possibile gli Chardonnet (2011 alternandoli, forse qualche altra proroga in seguito?) e mantenere la triposto almeno fino alla scadenza dei 30 anni (2016): fare questo non costa quasi niente anche perché mi risulta che per aprire questi impianti purtroppo il personale viene assunto all'ultimo minuto con contratto a termine.
                        Poi, volendo si potrebbe fare anche molto per un uso della triposto nei week-end per i pedoni in gita a prendere il sole e a fare quattro passi o due scivolate sulla neve con gli slittini: certo, il bar ristorante dovrebbe essere aperto, magari servirebbe un tappeto sul campo scuola e un po' di segnaletica sui vicini itinerari pedonali/sci da fondo/racchette da neve (istituto Vezzani, Gran Bosco, Alpe Laune) di cui si potrebbe occupare il Comune. Infatti in montagna non vanno solo gli sciatori e anche da questo punto di vista la Via lattea è un po' carente.

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                        • bifune67
                          Heroicus (8)
                          • Dec 2003
                          • 1177
                          • Milano

                          #13
                          Scusate, magari mi ricordo male: in cima alla Gran Comba non si arriva anche in macchina, anche se poi magari c'è pochissimo parcheggio?

                          bifune

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                          • FE
                            FE
                            Heroicus (8)
                            • Jul 2005
                            • 1100

                            #14
                            Si arriva alla stazione sperimentale, o addirittura alla stazione a monte della seggiovia, ma solo per pochi ben pratici di montagna (la strada oltre la sperimentale non viene spalata). La strada potrebbe benissimo sostituire la seggiovia se venisse allargata, asfaltata fino alla seggiovia e dotata di parcheggi. C'è però un problema: la strada sarebbe comoda solo per chi ha la seconda casa nella parte alta di Sauze, non per gli sciatori domenicali (che usano ancora oggi la seggiovia) perché l'imbocco della strada è in paese, più lontano dei grandi parcheggi delle quadriposto Sportinia e Clotes.

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