Ciao tutti!
Per il freddo di questi giorni, non so neanche bene perchè, il mio pensiero è andato a Montespluga, frazione di Madesimo a pochi passi con il confine Italia-Svizzera. Ci sono passato l'ultima volta a dicembre, dopo una sciata a Madesimo, tornando a casa.
Vista la poca neve il passo era ancora transitabile senza troppe difficoltà. L'aria è di un paese quasi disabitato (almeno....in inverno)... Cerco su Wikipedia e trovo:
Il pensiero di pernottare li è da brividi!!!
Vedendo le fantastiche foto e le numerose informazioni contenute nella discussione Storia degli impianti della Val di Lei di Madesimo, e non trovando nulla già scritto nel forum, chiedo se qualcuno ha notizie/foto/informazioni sul tema ;-)
Attualmente gli impianti dovrebbero essere totalmente eliminati, vedi qui, articolo del quale riporto un breve passaggio
L'articolo riporta anche una foto
In rete si trova anche una "macabra" notizia...
articolo del 10.8.2009
Per il freddo di questi giorni, non so neanche bene perchè, il mio pensiero è andato a Montespluga, frazione di Madesimo a pochi passi con il confine Italia-Svizzera. Ci sono passato l'ultima volta a dicembre, dopo una sciata a Madesimo, tornando a casa.
Vista la poca neve il passo era ancora transitabile senza troppe difficoltà. L'aria è di un paese quasi disabitato (almeno....in inverno)... Cerco su Wikipedia e trovo:
Negli anni '80 conobbe un tentativo di sviluppo turistico invernale con la costruzione di due impianti di risalita, che ben presto fallì anche per la prossimità di un centro già celebre e sviluppato come Madesimo, tuttavia così recuperando la propria originale peculiarità alpina.
Vedendo le fantastiche foto e le numerose informazioni contenute nella discussione Storia degli impianti della Val di Lei di Madesimo, e non trovando nulla già scritto nel forum, chiedo se qualcuno ha notizie/foto/informazioni sul tema ;-)
Attualmente gli impianti dovrebbero essere totalmente eliminati, vedi qui, articolo del quale riporto un breve passaggio
Erano anni che a Montespluga aspettavano che venissero smantellati i vecchi impianti di risalita. Una serie di piloni, cavi e strutture portanti ormai fatiscenti che da tempo doveva essere smantellata.
In rete si trova anche una "macabra" notizia...
La catapecchia dell’orrore sarà abbattuta. Da anni si attendeva che a Montespluga fossero smantellati i vecchi impianti di risalita. Una serie di piloni, cavi e strutture portanti ormai fatiscenti. Adesso, a quanto pare, è arrivato il fatidico momento anche per la baita decadente dove nell’ottobre 2006 Achille Martinoni portò, dopo averla uccisa di buon mattino a Catasco di Garzeno (Como), portò rinchiuso nel baule della sua auto il cadavere della moglie Adalgisa per poi suicidarsi. In quella baracca fatiscente i cadaveri rimasero per quasi un mese.
A confermare l’abbattimento di tutti i vecchi impianti dio risalita in stato di abbandono da decenni nella zona di Val Loga è il Sindaco di Madesimo, Franco Masanti che ha preso tale impegno subito dopo la sua recente elezione. “.È un primo passo verso la riqualificazione di questa zona di Montespluga – spiega il Primo cittadino –. Con il Consorzio abbiamo affrontato anche la questione del vecchio rifugio abbandonato, che dà purtroppo una brutta immagine di sé nella zona della Val Loga. I vertici si sono impegnati a trovare una soluzione interna che possa permettere quanto prima di riscattare dal degrado questo immobile ormai pericolante, assicurando nel frattempo la chiusura di ogni accesso per impedire che qualcuno possa entrarvi e rimanere ferito”. Da quel tragico giorno in cui i famigliari, con alcuni giornalisti e fotografi trovarono casualmente i due cadaveri, la baracca si è trasformata in un 'punto obbligato' di sosta per il turismo del macabro.
A confermare l’abbattimento di tutti i vecchi impianti dio risalita in stato di abbandono da decenni nella zona di Val Loga è il Sindaco di Madesimo, Franco Masanti che ha preso tale impegno subito dopo la sua recente elezione. “.È un primo passo verso la riqualificazione di questa zona di Montespluga – spiega il Primo cittadino –. Con il Consorzio abbiamo affrontato anche la questione del vecchio rifugio abbandonato, che dà purtroppo una brutta immagine di sé nella zona della Val Loga. I vertici si sono impegnati a trovare una soluzione interna che possa permettere quanto prima di riscattare dal degrado questo immobile ormai pericolante, assicurando nel frattempo la chiusura di ogni accesso per impedire che qualcuno possa entrarvi e rimanere ferito”. Da quel tragico giorno in cui i famigliari, con alcuni giornalisti e fotografi trovarono casualmente i due cadaveri, la baracca si è trasformata in un 'punto obbligato' di sosta per il turismo del macabro.
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